27 maggio, 2009

Ballata insonne per primogenite lontane (si, non c'ho un cazzo da fare... a parte dormire, cosa che non riesco a fare).

Aveva le unghie affilate e smaltate,
Charlotte era fresca di fine estate.
Guardava in cagnesco ed era inquietante,
passava leggera, con orma pesante.
Era diversa, era bambina,
anima salva, un po' bambolina,
piangeva depressa, o forse incazzata,
una smorfia, un gestaccio, carta voltata.
Animo allegro, un calcio alle palle,
occhio alla lama e attento alle spalle.
Arroganza superba, orgoglio severo:
aveva la ragazza un pellicciotto nero.
La scruta la gente tutta impettita,
una birra ed un rutto e s'è divertita.
Troppo cervello, lingua tagliente
dolce fanciulla, un po' delinquente.
Guardala bene, bella anche tanto
se la conosci, te ne fai vanto.
Sempre sincera, sorella agguerrita,
causa o rimedio di qualche ferita.
Sempre presente per chi s'avvicina,
poi qualche volta diventa piccina.
Se pensa malizia, alza il sopracciglio,
sempre astuta, sa usare il suo piglio.
Amante distratta e poi un sorriso
ti manda all'inferno ed al paradiso.
La gente la guarda un po' circospetta,
lei non è preda, è furia che aspetta.



N.B.: L'immagine qui presente, tagliata per motivi di pubblicazione, si deve a colui che una volta si firmò in chat con la vignetta sotto raffigurata. Ringraziandolo per ovvi motivi, prima o poi vedrete l'opera completa (forse).

1 commento:

Kei-chan ha detto...

Beh, penso che meglio di così tu non la potessi descrivere.
E manca anche a me un pochino, è tanto che non la sento... ruggire... :D