14 aprile, 2007

Soluzione alternativa

Il mio ultimo post, "Passo in avanti...", ha letteralmente scioccato tanti lettori. Molta gente mi ha riferito di non riuscire a commentarlo, che certe cose è meglio dirle in faccia o, comunque, non dove tutti possono leggerle.
A me questo post piace. Per dirla tutta, non so nemmeno fino a che punto parli di suicidio, forse non ne parla proprio.
Invece, basta un accenno all'immagine tragica della propria morte e tutta l'autocritica che mi sono fatto, passa in secondo piano e la gente non la nota. Tutta la mia "filosofia da terza elementare" non conta nulla. Rimane davvero il "vuoto", tutto diventa sul serio "blaterare al vento". E' una buona cosa perchè era quello che volevo. E questo non è per dirmi che sono stato bravo, ma sono contento di essermi nascosto bene. Il mio scrivere su questo blog è un grande esperimento che, qualche volta, mi aiuta a mettere a fuoco le cose che mi porto dentro.
Eppure mi era sembrato d'essere stato abbastanza chiaro. Come un assassino che vuole essere scoperto, ho lasciato molti indizi. Il "vuoto" l'ho messo lì, c'è scritto. Pensavo si capisse che "il baratro infernale" è interno ed il "salto" è solo una ricerca di se stessi, magari velata sotto un "rito" estremo e macabro, simile a quello del suicida. Guardarsi dentro può fare molto male e, talvolta, è difficile dire le cose apertamente, almeno per me. Sconvolgere le persone con il proprio "io", può essere peggio di un semplice "suicidio".

6 commenti:

Anonimo ha detto...

PERFETTO!!!!! Spiegazione stupenda per i non "capienti"!!
A buoni intenditori, poche rime!!!

XDDDDDDDD

durk ha detto...

Veramente, questo non è un post per chi non ha capito quello precedente. E' solo ciò che IO vedo nelle mie parole. Non è un ammonimento o un rimprovero per chi ha visto il suicida. Ognuno è libero di leggere ciò che vuole. Io ho detto la mia, gli altri la loro. Il mio messaggio non è superiore a quello degli altri solo perchè sono l'autore.

Anonimo ha detto...

"Passo in avanti" era perfettamente chiaro ed intelligibile.

Pippi ha detto...

Scusami durk ma un po' devo contestarti. Intanto la nota con i tarocchi e la "previsione del suicidio" l'hai scritta tu. E questo non poteva che sottrarre forza metaforica allo stesso post, se di suicidio metaforico si trattava. In seconda istanza, c'erano i commenti. In uno, se ricordo bene, tu dici più o meno così: "Il suicidio in fondo non é una cosa tragica ...", avresti potuto dire "Questo suicidio é una metafora" e i tuoi lettori avrebbero capito di più e meglio.
In quanto allo sconvolgimento, io non sono rimasta sconvolta, semplicemente non sono riuscita a commentarlo prima per motivi miei.
Su "Zaira" poi i commenti li ho disabilitati per una forma di rispetto rispetto alla sua scelta, perché un conto é la "finzione" un conto é la "realtà". Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Metaforico o no,a mio parere non importa,ognuno ci legge quello ke vuole.
Ci sarà chi si soffermerà sul "salto" in per sè,chi leggerà tra le righe,e chi ancora ci vedrà dell'altro.
Insomma,credo che ognuno percepisca il tuo post a modo suo,ed è questa la cosa bella,no?

durk ha detto...

Per iMod.
Grazie dei tuoi commenti. Fa piacere che il post sia comprensibile.

Per Giulia.
La nota sotto è fatta per attirare maggiormente l'attenzione sulla tragedia e distrarre chi legge dal disagio di chi scrive, dando un aspetto più realistico, anche perchè il fatto descritto nella "spiegazione" è accaduto davvero.
A mio avviso, il suicidio come qualsiasi morte, è sconvolgente e drammatico, ma più che altro per i vivi, per chi resta, impotente, davanti alla decisione altrui, pieno del vuoto dei ricordi.
La scelta del suicidio, però, è voluta oltre che ispirata al fatto dei tarocchi. Avrei potuto scegliere un qualsiasi tipo di morte. Avevo pensato questo post come ad un incidente stradale, sarebbe forse stato anche più semplice e meno problematico. Il mio ricordo mi ha poi deviato verso la "scelta" di morire. Il suicidio è un fatto che attira tutto su di sè, come una calamita catastrofica. Mi spiace di averti fatto rivedere certi ricordi.
Ogni morte è difficile da vivere.

Per Sere-chan.
Non posso che essere d'accordo con te. Come ho già detto, vi ho solo scritto come vedo IO il mio post.

Per tutti.
Scusate se, una volta tanto, ho fatto un post un po' più costruito, avevo effettivamente bisogno di scrivere delle cose che non voglio, per forza, che gli altri conoscano. Un abbraccio a chiunque legga e... grazie.