25 luglio, 2011

Trenitalia si scusa per il disagio.

Treno 9351 da Roma Termini a Lecce. Diario di un passereggero.

Ore 8:45. Partito. Potevo perdere il treno visto che non hanno messo il binario e la partenza sul tabellone luminoso. Perché quando devo partire ci stanno sempre problemi come frane sulla tratta, incendi di stazioni vicine, suicidi o, addirittura, l'aria condizionata rotta?

Ore 9:45. Dal lato opposto del corridoio una balenottera spiaggiata ha, praticamente, occupato quattro posti e mangia simil pittule o pane fritto o qualcosa di simile (comunque fritto) affogato nello SQUACQUERONE Invernizzi, salvo finire la vaschetta del formaggio fresco di cui sopra portandola alla bocca per un'ultima limonata di passione col latticino.
Accanto a me, una mummia in fase di scongelamento e due pseudo aspiranti tronisti depilati come pecore dopo la rasatura. Uno sembra il sosia pirla di Fabrizio Corona (che già è pirla di suo). Tra l'altro sono baresidimerda (non che io abbia qualcosa contro i baresi, è più che altro una questione di tradizione).
Carina la gnocca straniera (purtroppo non tutta sola e alla ricerca di qualcuno che la consolA <--- cit.) seduta in fondo al vagone. Dio mi odia (e la cosa è reciproca) per non avermela messa davanti e avermi messo vicino questi scempi della natura. Comunque, il conato di vomito causato dalla donna cetaceo sembra essersi placato rivelandosi un falso allarme. Ad ogni modo, che schifo!

Ore 10:45. A Benevento la mummia è scesa ed è salita quella che la guardi ed è palesemente una povera stronza sessualmente frustrata che crede, a più di quarant'anni, di poter competere con una venticinquenne e s'incazza perché l'unico tipo d'uomo che riesce ad attirare è il noiosissimo, barbosissimo uomo-zerbino. Povera stronza. Se vuol continuare a truccarsi come una diciottenne tamarra (ma è campana, con tutto il rispetto per la Campania... ma, anche qui, difendo un luogo comune del sud. Tra l'altro, ha un accento terribilmente marcato e ci manca solo che dica un "uè uè" ogni due parole), dovrà cominciare ad usare il "fondo riempitivo" che sto scendendo a Bruno (che non è riuscito a trovarlo nel "fornitissimo" Salento).
La balenottera si mangia le unghie e le pellicine: uno spuntino tra un pasto e l'altro?

Ore 12:45. Barletta. Ciao ciao gnocca straniera. Il Corona "de no' artri" sta dormendo con la bocca aperta aperta e russacchiando. Devo pisciare ma sono bloccato.

Ore 13:45. La chiattona è scesa e io non me ne sono neanche accorto, perso tra le vicende e le pippe mentali di tale Roy Strang, il personaggio di un romanzo di Irvine Welsh.
Siamo in orario? Più o meno, credo di sì. Ho un certo languore. La carrozza è ormai abbastanza vuota.

Ore 14:45. In macchina con Bruno verso la casa natia. Voglia di vivere quest'estate... non è che sta scemando, credo non ci sia mai stata.

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