14 giugno, 2008

Botta e Risposta

Pubblico questa mail perchè è la sola a cui stasera ho voglia e tempo di rispondere. Inoltre mi è giunta ben due volte con oggetto:
1) "In risposta all'amico del blog che per esprimere le sue idee civilmente bestemmia, senza voler offendere noi" alle ore 7:25 di mattina.
2) "Pubblichi o scappi?" alle ore 7:34.
Vorrei ricordare alla più o meno gentile utenza del blog che potrei avere cose più urgenti da fare piuttosto che stare su internet e/o amministrare il blog che leggete e che mi serve anche il tempo necessario per rispondere o semplicemente scrivere il testo che vi scorre sullo schermo. Tendo inoltre a ribadire il concetto di blog come hobby, non come lavoro a tempo pieno che non sempre mi è possibile.


"caro amico, le sue scuse sanno tanto di falso. Io sono abituata a ricevere, ad accogliere e a nutrire presso la mia casa, la mia struttura, centinaia di persone di tutte le nazionalità e convincimenti. Non ho mai bestemmiato il loro Dio e non li ho mai insultati perché non credono. Il dialogo civile è questo, il resto è ipocrisia (o frignacce, per usare il suo linguaggio. Anzi, lei avrebbe detto una parola più forte, di quelle che ha già mandato a blogcattolici). Vuole provare a ragionare con me senza insultarmi? Così, per gioco, se ci riesce... Perché prende come riferimento Dio, se non ci crede, perché insulta uno che non sa se c'è? Se non fosse per lei importante non lo prenderebbe come riferimento, non lo insulterebbe. Come io non insulto lei. Allora: perché non insulta satana o un altro tizio? Sono certa che sarà in grado di darmi una risposta senza bestemmiare o insultarmi, se lo vorrà. Anche perché deve far credere agli altri del blog che si è sbagliato, che non voleva offendere. Bravo, ci provi. Con affetto, Sorella Angela M."


Amica Angela,
le mie scuse non sono poste come giustificazione di alcun delitto, ma a tutela della facile morale di molti che non vorrei andasse in frantumi per questa o quella parola. Ciò ti può far venire in mente quanto poco peso e "credo" ci sia in queli vocaboli che per te possono essere offensivi e quanto semplici e sincere siano le mie scuse (e spero mi perdonerai se mi viene in mente una frase di De Andrè di una canzone che viene qualche post prima e che forse potrebbe sembrare del facile umorismo: «lo sanno a memoria il diritto divino e scordano sempre il perdono») il cui senso è solo quello espresso sopra: parole o un semplice... intercalare.
Ti do del tu. Spero non me ne vorrai per questo e che tu non la prenda come una mancanza di rispetto. Del resto, dalla mia, potrei dire che quel "lei" offre ben poco il senso di accoglienza che declami e sottolinea più uno presa di posizione netta, demarcata e sulla difensiva, che mi auguro non ti si addica. Ma questa è facile psicologia da due soldi. Io non la penso così, anzi, mi compiaccio del lavoro sociale che svolgi. Difatti, non ho mai fatto di tutta l'erba un fascio e ho amici cattolici, fascisci, comunisti, etero o omosessuali e di questa o quella categoria, per me sono persone (per quanto, ovviamente, non tutte le persone possano starmi simpatiche).
Però, mal celatemente, mi dai dell'ipocrita e non mi pare d'esserlo visto che sono qui rispondere e a pubblicarti, anche dopo aver espressamente chiesto che la discussione procedesse in altro luogo, visto la non imparzialità di questo blog o di quello di blog cattolici.
Colgo, ad ogni modo, la tua provocazione (nel tuo modo di scrivere non ti discosti troppo dal mio) e così, per gioco, ci provo. Spero di riuscirci e di non offenderti in alcun modo, anzi, tenterò di usare un linguaggio semplice, senza fronzoli, ma "moralmente" ricercato.
La questione dio, satana, allah, buddha e arcangeli, mi scuserai (spero), ma semplicemente non mi interessa. E' un intercalare, ripeto, come un altro, atto solo a rimarcare più che altro un senso di sfida verso la morale troppo "chiusa" di molti credenti (o laici sedicenti tali).
Lasciami soffermare sul post che penso tu abbia preso in considerazione di leggere (magari, mi auguro, avrai letto anche commenti e risposte, sempre che tu ne abbia avuto il tempo. Probabilmente, ti renderai conto da sola di quanto valga la pena, certe volte, rispondere a gente che, tra l'altro, si professa cattolica e, forse, capirai anche perchè mi prendo la briga di rispondere proprio alla tua mail, a me gradita, ad ogni modo, che tu ci creda o meno):

http://passofalso.blogspot.com/2008/06/il-sacro-diritto-despressione.html

Questo post, di cui vado fiero sia perchè non sono un ipocrita e quindi credo nei concetti che esprimo (ovviamente mettendo in preventivo che le mie idee possano non essere condivise o anche giuste, sempre che mi venga dimostrato) e, in secondo luogo, perchè rimarca effettivamente un problema di fondo che è quello dell'incomunicabilità tra cattolici e laici (Laico: «che si ispira a concezioni di autonomia e indifferenza rispetto all'autorità ecclesiastica», anche «non credente» in un'accezione più volgarmente diffusa).
Sono bastate poche, pochissime, mirate parole per offendere quella morale (e mi auguro non la fede) e cancellare, di seguito, tutta la discussione aperta.
La bestemmia (che tra l'altro, se vogliamo, l'anima, se esiste, è mia ed è l'unica a pagarne le conseguenze) e il tema "aborto" (che oggi si discute in maniera quasi tanto inflazionata, invece di basarsi caso per caso su oggettivi problemi che la nascita di un figlio [non voluto] e l'aborto stesso possono portare [intatti mi rifiuto di credere in aborto ingiustificato e senza appoggio psicologico]) ... e poi: "SCATENATE L'INFERNO!"
Tutto il resto, ad esempio la pedofila, il fatto che la "castrazione" religiosa imposta dalla Chiesa (chiesa in quanto istituzione, non come religione, sebbene la distinzione non sia mai stata chiarita dalla chiesa stessa, probabilmente, per motivi già da me espressi) nel Medioevo sulla falsa riga di altre religioni (contando anche il fatto che, molto probabilmente, la pedofilia e altre violenze sessuali possono essere una conseguenza di questo e di un mancato appoggio psicologico a chi "chiede" la via della castità), il problema chiesa/soldi/tasse (problema che sembra strano dover porre a chi si occupa di fede), etc etc sono passati in secondo piano. E non parlo nemmeno dell'aspetto politico e del potere materiale che la chiesa ha come istituzione prettamente materialistica e lucrativa.
E, in ogni caso, riguardo ai soldi, si potrebbe obiettare alla chiesa non tanto le "offerte" più o meno libere, ma anche lo sfruttamento d'immagine da cui spesso trae non poco ricavo.
Se la Chiesa (come istituzione lucrosa) non fosse ricca e non avesse nulla che fosse opinabile, probabilmente molti avrebbero più rispetto e sarebbero più facilmente portati a credere ad almeno un po' di cose che vengono professate. Del resto, Gesù Cristo stesso si dice fosse povero e figlio di falegname (e poi l'ipocrita sarei io? A me una certa mancanza di coerenza in questo mi pare di vederla).
Ma, al di là di tutte queste cose in cui credo fermamente, quasi una sorta di personale religione sono il diritto di parola, opinione, scelta ed anche, perchè no, errore ad essere al centro dello scritto (il titolo mi pare fosse abbastanza evidente). Del resto, se tu avessi voglia di leggere il motivo per cui questo blog si chiama "Passo Falso", ti rendereresti conto che lo sbaglio è una realtà umana (che ovviamente mi appartetiene), come umana è la realtà della Chiesa (sempre in quanto istituzione). La differenza sta nell'ammissione o meno di questi errori, cosa che forse porterebbe ad un dialogo più sereno. Del resto, "ammettere di avere un problema, è il primo passo verso la guarigione" (Ribadisco il concetto che, se la Chiesa ammettesse di aver fatto degli errori, forse si potrebbe già avere maggior considerazione dell'aspetto religioso che, ahimè, viene molto appannato da fatti che di ultraterreno, miracoloso e salvifico hanno ben poco e che dovrebbero allarmare più che essere giustificati e/o taciuti).
Il fatto, però, che così tanta gente si sia fatta venire il sangue agli occhi e non abbia considerato tutto questo mi lascia perplesso su chi abbia i paraocchi (talvolta, vere e proprie fette di prosciutto di non poco spessore) che mi vengono attribuiti (da te, fortunamente, no).
Per quanto riguarda Blog Cattolici, che continua a dire che ho bestemmiato sul suo blog, volevo sottoliniare il fatto che posso avere una cattiva opinione della Chiesa (ovviamente sempre come istituzione che non ha molto a che fare con la religione) e di molte "moralità" di basso livello, spesso professate come credo religioso e da società molto più civili di noi superate, tanto da paragonarla agli escrementi. Le bestemmie le faccio a "casa" mia. Lì ho solo espresso in maniera molto più sintetica (dato che non c'è molta possibilità di commentare o lasciare le proprie opinioni, frequentemente anche censurate) e sarcastica (chiedo scusa laddove possa aver esagerato), ma con l'intento dello sfottò più che dell'offesa. Quando il gioco si è fatto troppo pesante sono stato io stesso a chiedere di abbassare i toni. Se qualcuno avesse utilizzato il mio o il suo nick e/o indirizzo per offendere, l'affare, per la verità non mi turba, ergo non mi riguarda.
La censusa, invece, è un brutto male. Mi auguro che la Chiesa (che da prima ancora dell'inquisizione non si è più fermata) prenda una buona medicina a riguardo, magari anche che lasciasse visionare (col dovuto rispetto) quei testi antichi che detiene e che sono forse uno dei tanti patrimoni "sottratti" agli occhi del mondo. Questo solo a titolo di esempio di linea di compromesso.
Spero che questo post in cui ti rispondo, possa essere per te (e per coloro che avranno la compiacenza di leggerlo e, magari, di capirlo a pieno titolo) di chiarimento più che di intesa (questa, per motivi prettamente ideologici, pare che sia, almeno al momento, destinata a non esserci, ma il mondo è bello perchè è vario. Nel caso contrario, penso che mi annoierei molto).
Non è un modo di dimostrarti di essere buono o bravo, o di dimostrare di aver sbagliato, o di saper scrivere senza "parolacce", tutt'altro è una maniera per ribadire le mie idee di cui vado orgoglioso, con la dovuta saccenza che anche tu dimostri, lo stesso spirito che fa lottare te per ciò in cui più credi.
Sinceramente, poi, preferisco essere cattivo, se devo credere che ciò che vedo della Chiesa (sempre in quanto istituzione non religiosa, se ancora non fosse chiaro) sia il bene. Se posso, cito ad esempio uno scrittore inglese, John Milton: "Sbalordito il diavolo rimase, quando comprese quanto osceno fosse il bene".
E questo, non perchè io creda nel diavolo o in altre "favole" simili.
Saluti sinceri, forse più dell'affetto che mi porgi (spero vorrai cogliere questa come una nota piccante e sarcastica, che altro, data la tarda ora, la mia stanchezza, la pessima giornata e il "lavoro" per risponderti, non è).

PS: sempre per ribadire il concetto che non faccio di tutta l'erba un fascio, volevo sottolineare che alcune figure e rami della chiesa non hanno mai fatto del male a nessuno, anzi, tutt'altro e che mi sono sempre piaciute molto le personalità di San Francesco (del resto anche lui era per una chiesa senza le mani in pasta in ciò che non fosse credo e sporcate da un altro dio, il denaro), visto che noto che il tuo nick è "Sorelle Francescane" (non prenderlo come un gesto di adulazione), o anche una che tanto grande è stata nei giorni nostri: Giovanni Paolo II, nella cui santità non credo, ma la cui saggezza è stata un buon esempio. E, come questi, potrei citarne altri.
PPS: ti chiedo ancora scusa per il "tu" che spero non ti sia di alcuna offesa, come spero il resto della mia risposta. Ti ringrazio della mail e ti saluto nuovamente.


NB: se avrò voglia, tempo, passione di rispondere ancora a te o ad altri, lo farò, per ora, però vi chiedo ancora una volta di finirla qui. Se volete parlare di fedi e dogmi, Gemelli Neri ha aperto una discussione apposita. Se volete discutere di libertà di parola, ben venga, vedremo se sarà possibile, al momento sono impegnato in altro, comunque, non scappo da nessuna parte.

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