16 aprile, 2007

Don't stop














Due di notte. Il cellulare squilla. Nel buio, con gli occhi semichiusi, per metà addormentato, lo cerco. Lo trovo, guidato dalla luce che si è accesa mentre continua il motivetto della suoneria. Non guardo nemmeno il nome.
«Pronto?» rispondo con la voce rauca.
«Ciao Ale'». E' Daniele, parla con un filo di voce.
«Che cazzo vuoi?»
Silenzio. D'un tratto mi rendo conto che singhiozza. «Che è successo? Che cazzo hai combinato? We, stronzo, parla! Non mi chiami alle due di notte per farmi sentire le tue lacrime».
«Matteo... Matteo è in ospedale».
«Cristo!».
Matteo è il mio migliore amico. Matteo è un grande, sebbene i tanti problemi. Matteo si buca. Matteo non è un idiota. Matteo è uno stronzo. I miei occhi stanno piangendo prima ancora che io me ne renda conto, mentre riattacco dicendo «Arrivo». Cerco i miei vestiti.
Stasera non sono uscito. Forse, se ci fossi stato... Da quando sto con Nadia vedo di meno i miei amici di sempre, il mio vecchio gruppo, la mia "famiglia allargata". Nadia non li sopporta, dice che Matteo è un poco di buono, uno che "vive per farsi". Dice che Matteo non ha rispetto per nessuno. Una volta ne ho parlato con lui. Lui mi ha sorriso amaramente. «Nadia ha ragione, stai con lei, non te la lasciare scappare». Matteo alle donne ci pensa poco. Se ne fa una a sera in certi periodi, in altri non vuole nessuno attorno, al massimo gli amici più stretti. Dice che a "vent'anni non c'è già più abbastanza tempo per ridere", che "basta un soffio e si diventa grandi senza rendersene conto". Lurido figlio di puttana! La realtà è che, da quando Clara ti ha mollato, non te ne sei mai fatto una ragione.
Che cazzo ti passa per la testa quando ti butti in vena quella merda? Infilo i jeans.
Sembra strano, se non fosse stato per Teo (Matteo), quella merda me la sarei presa anch'io. Invece, ha sempre cercato di farmi stare lontano anche dalle sigarette. Mi dice di continuo: «questa merda ti ammazza», poi fa un tiro e la getta via. Però, io ho solo quel vizio: la mia vita, al momento, è tabacco e Nadia. Al massimo qualche canna ogni tanto. Mi infilo il maglione, al contrario, lo tolgo, lo rimetto dritto.
Mi chiedo cosa ti succederà ora. I tuoi adesso dovranno ammettere tutto, dovranno guardarti, addentrarsi nel vicolo buio dei tuoi occhi neri. Noi, "l'altra famiglia", non ce l'abbiamo fatta a starti dietro, a raccogliere i tuoi pezzi. Loro, tua madre e tuo padre, non ne hanno avuto il tempo. Tuo padre ha troppo lavoro da sbrigare. Però ti ha comprato un'auto nuova. Tua madre è troppo impegnata ad andare a letto con qualcun'altro. Da quando si sono separati, dici che non te ne frega più un cazzo, ma non è vero. Tu ci pensi. Ci pensi di continuo. Per te, non è importante chi c'è, ma chi non c'è. Come Clara. Metto le scarpe e prendo la vespa. Lo sai com'è quest'affare, ci vuole un po' perchè parta, ma sto arrivando, amico mio, arrivo, davvero. Io ci sono.
Non morire, brutto stronzo! Sto correndo.
La città è deserta, tiro la manopola dell'acceleratore al massimo. Devo fare presto. Quante volte ce ne siamo andati in giro su questo ferrovecchio? Questo macinino me l'hai regalato tu. Tu li puoi fare questi regali, eh Teo? Tu non hai problemi di soldi. E' per questo che dici che non sono importanti. No, non è vero. Per te davvero non contano un cazzo. Tuo padre non credeva certo di allevare un comunista coi rasta. Ora che dovrà ammettere che sei un tossico, cosa dirà?
Ti sto parlando nella testa, mi senti? Ti voglio bene Teo.
Matteo è più grande di me di tre anni. Mi ha cresciuto come un fratello minore. Mi ha insegnato a suonare la chitarra e a rullare una canna. Mi ha fatto leggere i libri migliori. Ha cercato di darmi una cultura cinematografica, ma io ho bisogno di rilassarmi davanti alla tv.
Non ti muovere di lì, sto correndo. Un altro paio di chilometri. Sto correndo.
Sto piangendo, sento la faccia bagnata e fredda. C'è un pioggerellina leggera. Le lacrime volano via e si perdono sull'asfalto alle mie spalle.

Non me ne sono accorto. Il semaforo era rosso. Non mi sono reso conto dell'incrocio. Frenare non è bastato. Ho preso in pieno l'auto che mi passava davanti. L'ambulanza è arrivata subito. Ad attendermi ci sei tu e gli amici che stanno vegliando su di te. Ci siamo tutti. Siamo qui. Io sono in pessime condizioni, ma ci sono. Mi stanno operando. Ho fatto un brutto volo. Daniele, che mi ha svegliato e Carla continuano a chiamarmi, ma non risponde nessuno. Il cellulare non si è rotto. Non sanno ancora nulla. Ad accorgersi che ci sono, ci hanno pensato Carlotta e Paolo. Hanno incontrato mia madre che piangeva, in un corridoio dell'ospedale.
Il resto è stata una banale ricostruzione dei fatti. Figlio di puttana, è colpa tua se sono qua, su questo lettino ghiacciato, con qualcuno che cerca di salvarmi la vita. No, non è vero, ti voglio bene, amico mio. Non voglio morire, ho paura, io non sono forte come te.
Ho freddo. Mi stanno aprendo tutto. Ti ho visto. Non sei così distante da me. Stringi i denti! Quando tutto questo sarà finito, rimetteremo a posto il bolide e ce la spasseremo. Sarà come i vecchi tempi. Andremo al mare, spezzeremo cuori di qualche ragazzina isterica che ascolta Avril Lavigne e pensa d'essere punk. Nadia si arrabbiera da morire. E' gelosa. E' gelosa anche di te. La amo. E' assurdo, ma voi avete molto in comune, nel vostro modo di pensare di muovervi. Parlate entrambi nel sonno. Dille che la amo. Diglielo.

Questa notte c'è un lutto nella nostra "famiglia". Tu ti risveglierai, smetterai di bucarti. Vorrai a tutti i costi esserci per il mio funerale. Avrai una vita da vivere. Ora sei tu che piangi. E i tuoi occhi sono enormi, rispetto al tuo corpo rinsecchito, gonfio solo di eroina e birra. I tuoi occhi sono due palle nere e dense. Sono occhi da squalo. Per te la vita è sempre stata una lotta.
Ti voglio bene amico mio. Davvero. Ora sono io il vuoto che ti porti dentro. Ma sono un vuoto pesante e sconvolgente, ti starò accanto, vivrò con te, nei tuoi ricordi, nelle tue chiacchiere. Sarà la mia voglia di vivere a tenerti a galla. Sei in debito.
Ora vivi, stronzo.

30 commenti:

Kei-chan ha detto...

Bella.
Davvero bella.
Anche se mi ha ricordato un pezzo de il Corvo ("questa merda ti ammazza", poi fa un tiro e la getta via.) pero' e' davvero bella.
Anche se ipotizzavo un trapianto in extremis da uno all'altro...
Strascichi di Dr House et similia...

durk ha detto...

Che ti devo dire, può darsi che quella battuta sia una reminescenza sparsa nella mia testa malata. Comunque, non me lo ricordo "il corvo", è un bel pezzo che non lo vedo...
Dr. House avrebbe ucciso uno per l'altro? Mi sa che non l'ho mai visto un episodio per intero... preferisco Nip/Tuck...

Anonimo ha detto...

Anch'io lo trovo davvero bello questo racconto... anche se, conoscendoti ( ;) ) ho capito prima che sarebbe morto lui invece che Matteo. Sarà che la tua testa "malata" stia contagiando anche me!! XD

Continua così!!!!! :)

Anonimo ha detto...

Sarai uno scrittore!
Basta,l'ho deciso io!>_<

durk ha detto...

Quanti complimenti sprecati... ma grazie!

Ti sembrerà strano, Aquilarossa, ma io non l'ho capito subito, solo quando l'ho scritto.

E' presto per diventare scrittori, mia cara Sere-chan.

Kei-chan ha detto...

No, ha ragione aquilarossa, anche io pensavo che sarebbe morto il protagonista e che uno dei suoi organi avrebbe dato nuova via a matteo.
O anche il contrario, solo che gli organi del secondo erano troppo marci di roba per poterli usare, quindi l'unica opzione logicamente attuabile restava la prima.
Poi boh, siamo un po' tutti deviati...

durk ha detto...

O_O Che Trip...
Kei, ti sei fissato con 'sti trapianti?

Anonimo ha detto...

In ogni caso...sei un grande!!!!!

Kei-chan ha detto...

Non sono fissato,era un modo per unire i due amici, indissolubilmente, ed uno far vivere l'altro.
Una specie di legame.
L'errore di uno che regala futuro all'altro ecc ecc.
Non puoi capire U_U

durk ha detto...

Perchè questa cosa mi ricorda molto Homer Simpson che si trapianta i capelli del tizio delinquente? O_o?

Anonimo ha detto...

e perchè da un post così bello si finisce a parlare dei Simpson???XD

durk ha detto...

Perchè citare Frankenstein mi pareva esagerato.

Kei-chan ha detto...

Per non parlare di quel cartone col tizio che aveva quel coso lunga lunga che ...
Lasciamo stare...

Anonimo ha detto...

Well done!

durk ha detto...

Kei, che minchia di roba ti vedi?

Kei-chan ha detto...

Non l'ho visto, ne ho sentito parlare °_°"

durk ha detto...

se se... vabbè... ma soprattutto, cosa c'entra tutto ciò col post? O_o

Anonimo ha detto...

abbastanza banale ma scritto bene.alla prossima!

durk ha detto...

Grazie per il banale. :)

Anonimo ha detto...

banale è la storia.oppure sono così deviata che sin dalle prime righe avevo capito come sarebbe andata a finire O_o?
cmq meglio dello scorso intervento sicuramente...

durk ha detto...

Beh, quello precedente è meno banale...

Anonimo ha detto...

ke facciamo,mettiamo anke i voti,adesso?XD

Pippi ha detto...

"Ti sembrerà strano, Aquilarossa, ma io non l'ho capito subito, solo quando l'ho scritto." Mi é piaciuto molto, ben scritto ed emozionante. Davvero. E condivido quanto dici, in un senso é come se le cose migliori si scrivessero da sé ... Un abbraccio forte.

durk ha detto...

Per Sere-chan: tranquilla, niente voti, non credo occorra.

Per Giulia: grazie. Un abbraccio ^_^

Kei-chan ha detto...

...ehi...ma qui non si parla piu' di quello col coso lungo lungo...

Anonimo ha detto...

mmm...allusioni.... XD

MinoMele ha detto...

Sono senza Parole e con il nodo in gola..mi ha preso..troppo questo racconto...

durk ha detto...

Lo prenderò per un complimento ^^

Kei-chan ha detto...

Perche' se provi a prenderlo in maniera differente, mi ritorna in mente quello col coso lungo lungo...
XDDD

durk ha detto...

O_o? Volevi un cazzo nero nero nero, lo aveva troppo grosso e non cammini più...