02 marzo, 2008

Parabola

Prima di esprimere un'opinione, bisogna ricordarsi del sale.

Un uomo che molti credevano saggio si avvicinò ad un lago. Qui c'era un pescatore intento a praticare la propria fatica nel modo che riteneva più opportuno e proficuo. Egli si era messo al centro del lago e dalla sua piccola imbarcazione buttò tra i flutti una carica esplosiva. Appena la bomba esplose molti pesci vennerò a galla morti. Il pescatore non doveva far altro che raccoglierli.
Il saggio, vedendo quanto era appena successo, si fermò ad aspettare il pescatore sul molo e quando questi vi fece ritorno lo ammonì: «Buon'uomo, questo non è modo di pescare» e guardandolo malamente se ne andò.
Il pescatore, riconoscendo il saggio, afferrò d'aver sbagliato. Rimase, quindi, tre notti e tre giorni a pensare ad una soluzione che gli permettesse di pescare in un modo più consono.
Prese quindi le reti e con la propria barca di mise a praticare la pesca a strascico.
Quando tornò a riva col proprio ricco bottino vi trovò però il saggio. Costui, guardandolo di traverso gli disse: «questo non è modo di pescare». E diresse il proprio passo per lasciare l'approdo.
Il pescatore, conscio che il saggio, in quanto saggio, non poteva sbagliare, si mise sul molo a pensare ad una soluzione che potesse permettergli di svolgere il proprio mestiere in un modo confacente alle idee di colui che ne sapeva più di lui. E sul molo rimase per tre notti e tre giorni in riflessione.
Così prese una canna da pesca e si mise a pescare i pesci con essa. E la fortuna gli sorrise. Infatti, egli portò a riva molti pesci, di ogni tipo e dimensione, di ogni razza ed età, senza problemi di coscienza. Anche questa volta, trovò sul molo il saggio. Speranzoso si accostò all'attracco con un bel sorriso, sperando che il giudizioso messere si complimentasse finalmente con lui. Invece, il sapiente signore gli disse: «questo non è modo di pensare». E fece per andarsene. Stavolta, però un pesce lo colpì sulla nuca.
Adirato, l'illuminato si girò verso l'umile pescatore: «come osi?»
Il pescatore fece un balzo sul molo e disse brandendo un altro pesce: «saggio... saggio che molti credon saggio, io qui vi dico che voi saggio non siete, che la bontà del saggio non sta nel lamentarsi dell'operato altrui, ma nell'insegnare ad un ignorante come me quale sia il modo più giusto di vivere. Mio padre, un contrabbandiere di malaffare, quando protestavo senza darne motivo, facendo i capricci di un bambino, mi dava un scapaccione e mi diceva: "Prima di aprire la bocca, ricordati del sale."»
«Del sale?» chiese perplesso il saggio.
«Si, del sale, del sale in zucca, caro saggio. Se una critica non è costruttiva, non val la pena di sprecar fiato.»

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