13 febbraio, 2007

Filosofia in opera di candeline...















Quanto manca ancora?
Il tempo passa per tutti. Eppure non è importante.
Non conto più i lustri e le lune che si inseguono giorno dopo giorno, fin quando non importerà più a nessuno. Alla fine è lì che andiamo tutti, ineluttabilmente verso il nulla. E tutto ciò che avremo o non avremo fatto sarà rinchiuso nella parola "passato". Molti pensano che sia importante, io, il più delle volte, no. Pensare al passato implica rimpianti che non voglio. Inutile esistenza, che sia ricca di fasti o leggendaria, che sia misera o raminga, che sia normale o psichedelica, prima o poi dovrà finire. E tutto ciò che resterà di noi non sarà altro che un ricordo che si perderà nell'inutilità del tempo, il tempo che scorre. Molti uomini hanno bisogno di credere che dopo il tempo concesso ve ne sia dell'altro altrove o diversamente, che il loro tempo non debba mai giungere e finire.

Il tempo. Qualcosa di infinito a cui l'uomo cerca di porre dei limiti per cercare di non averne.

Fuori piove, mentre un altro anno sta per andarsene.
Fuori piove, mentre invecchio. Fuori piove e la pioggia scorre col tempo, sui vetri un po' appannati della mia vita. Eppure, non ho paura.

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