MARC — Piccola Line, a te non piacerebbe essere amata?
LINE — Non lo so. Credo che in fondo non me importa. Se mi amano bene, se non mi amano, pace a me.
LINE — Non lo so. Credo che in fondo non me importa. Se mi amano bene, se non mi amano, pace a me.
MARC — Non si dice «pace a me», si dice pace amen.
LINE — Allora pace amen.
(da "Line, il tempo", scritto da Ágota Kristóf, pubblicato nel suo libro "Dove sei Mathias?")

E "allora pace amen".
Cavolo se mi mancherà poter leggere qualcosa di questa donna!
E intanto ringrazio un amico che qualche anno fa mi regalò "La trilogia della città di K.".
E continuo a dirlo, mi rode il culo di dover spendere 8 euro per un libro della Kristóf con due raccontini di 10 pagine l'uno, pagine grandi come uno strappo di carta igienica, con i caratteri enormi e spazi infiniti. Eppure ogni volta ne vale la pena. E mi rode ancora di più il culo, invidiando chi fu la migliore scrittrice che abbia mai letto. Semplicemente terribile, semplicemente stupendo ogni suo scritto.
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