tag:blogger.com,1999:blog-379068912024-03-13T09:11:38.664+01:00Passo Falso...... vi è mai capitato di pestare una merda?durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.comBlogger215125tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-30521446106822758852015-09-07T08:26:00.000+02:002015-09-07T08:26:24.135+02:00Sognando una colazione di fine estateIl treno s'affretta,<br />
ma è tardi lo stesso,<br />
l'estate finisce<br />
e all'alba è più fresco.<br />
Il sonno tentenna,<br />
e la noia m'assale<br />
il cornetto era 'n sercio,<br />
trenitalia ch'è infame!<br />
La colazione rimane<br />
accogliente ricordo<br />
di notti passate<br />
tra risa e tracollo.<br />
E a noi che ci piace<br />
la malinconia,<br />
poi quattro risate,<br />
senza ave maria.<br />
C'è una panchina,<br />
e in cielo le stelle<br />
basta 'n amico<br />
e le ore so' belle.<br />
Mo' te saluto,<br />
s'è fatta 'na certa<br />
è 'sta cazzo de vita<br />
che ce vo' mette' fretta.durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-12242085049364610792014-03-08T14:51:00.000+01:002014-03-08T14:51:53.361+01:00Riflessione storica<div style="text-align: justify;">
La storia insegna che non abbiamo imparato un cazzo.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-52996686116542538992014-01-13T11:48:00.001+01:002014-01-13T11:48:44.661+01:00Sviluppi del 2014.<div style="text-align: justify;">
E quando il tuo fotografo di "(S)fiducia" ti dice "Ciao Lore', me sa che questi so' l'ultimi (rullini) che te faccio".<br />"Perché?"<br />"Eh, stamo in remissione, me ne vado mo', almeno co' un po' de dignità".<br />"Me dispiace".<br />E te ne vai con la morte nel cuore, perché era "ladro", ma te c'eri affezionato. Lo vorresti abbraccia', dirgli grazie, di farsi forza, soprattutto quando ti parla continuando a guardare ovunque meno che la tua faccia, soprattutto quando ti sembra che abbia la voce spezzata. E te ne vai, senza sapere che cazzo dire.<br /><br />Considerando che è il secondo negozio (il primo è stato di abbigliamento truzzo, ma che c'era da quando sto a Roma) sotto casa che chiude dalla befana ad oggi, direi che il 2014 comincia davvero di merda.<br />Fanculo.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-14503241807642833182013-12-03T02:18:00.000+01:002013-12-03T02:19:53.072+01:00L'uomo d'acciaio, meglio noto come "non esistono spiegazioni per 'sta cagata!"<div style="text-align: justify;">
L'ho fatto io. È colpa mia. NON avrei mai dovuto fare una cosa del genere. Nun ch'avevo un cazzo da fa'.<br />
Ma sì, vediamolo. "MAN OF STEEL - L'UOMO D'ACCIAIO".<br />
Dopo essermi dimenato per circa due ore e mezza nel letto pregando per la fine di quest'abominio cinematografico c'è solo una domanda che m'assilla. No, non è "PERCHÉ?".<br />
È più qualcosa tipo:</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">"MA-CHE-CAZZO-È-'STA-SUPER-MERDA-COLOSSALE?"<span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqJHez3XhR7ncdKwx82bCXrRlYfQQue-g67X8izplLBWbwD9mDWQfh2ex098mC8mfrAAbYdy5a0CGUtPIal42d3UoLC7OqYEwh85lhEZFE-mj3NATC-JbTDN9XIr31S5vEz_W1/s1600/nuzzod.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqJHez3XhR7ncdKwx82bCXrRlYfQQue-g67X8izplLBWbwD9mDWQfh2ex098mC8mfrAAbYdy5a0CGUtPIal42d3UoLC7OqYEwh85lhEZFE-mj3NATC-JbTDN9XIr31S5vEz_W1/s320/nuzzod.jpg" width="320" /></a>Perché per coglionato ti senti coglionato.<br />
Ma dal principio proprio.<br />
Cioè Russell Crowe che fa Jor El "alla corte di re Artù". C'ha pure l'armatura e i capelli a leoncino.<br />
Ma non è questo che fa male, perché il pezzo forte è che il cattivo del film, il generale Zod... sembra Corrado Nuzzo, il comico, dopo mezz'oretta su un cinquantino in estate col casco integrale. Però meno cattivo.<br />
E, nonostante il generale Nuzzod sia meno cattivo di quanto si creda (in quanto potrebbe distruggere tutto con le astronavi, ma non lo fa), il nostro caro Jor El cuor di leone riesci a farsi stilettare a morte. Sì, ch'aveva l'armatura, ma mi sa che che è inciampato. Vabbè, non mi ricordo bene, ero al telefono con la mia ragazza e preferivo star lì a dirci cose pucciose piuttosto che mettere pausa! Vai avanti fottuto film, vai avanti.<br />
Comunque, la moglie di cuor di leone catapulta il figlio Ka(ca)l (t)El nello spazio prima che il mondo esploda in schizzi di lava talmente perpendicolari che l'unico orizzontale la ammazza.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifpTGlVcK8SOai-yixoz6qiS-bZ5HFhTPTowS_4jtUrWXEKoHBSC3ZVGpPhBaY3Lwj4AxIp1YHXdbGP0CJWKb2n7CkaMJRq4NJWntx6jKjQrLPhQ1jzcIyGPQprveb6GggvGAE/s1600/original_uomo-di-acciaio-senza-tshirt.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifpTGlVcK8SOai-yixoz6qiS-bZ5HFhTPTowS_4jtUrWXEKoHBSC3ZVGpPhBaY3Lwj4AxIp1YHXdbGP0CJWKb2n7CkaMJRq4NJWntx6jKjQrLPhQ1jzcIyGPQprveb6GggvGAE/s200/original_uomo-di-acciaio-senza-tshirt.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
E poi ci sta 'sto qua. Clark Kent che all'inizio sembra Wolverine (ma non quello figo dei fumetti, quello di Hugh Jackman), ma un po' più forte.<br />
Questo, non si sa bene come, trova l'astronave dando nomi falsi a destra e a manca, lavorando in nero e accartocciando camion.<br />
Così facendo, fa il facchino per il governo degli Stati Uniti che chiamano Lois Lane perché non sanno cosa sia la grossa astronave sepolta nel ghiaccio dai tempi dei dinosauri o giù di lì.<br />
E il nostro belloccio fa un buco nel ghiaccio, trova l'astronave, salda (dico davvero, SALDA) Lois che intanto l'aveva seguito ed era stata attaccata da un robottino volante guardiano a cui aveva dimenticato di chiedere di dire "CHEEEEEEEEEEEEESSSSSSEEEEE".<br />
Vabbè, Clark l'abbandona sul ghiaccio (polare) e se ne vola con l'astronave. Sull'atronave trova il gel per i capelli. La tuta del cosplayer di Mystica, ma con la "S" (... di Speranza, ma «non è una una "S"») e una mantellina rossa se non può volare. Ora può volare. Ah, no, sbradabam, Everest dimezzato, poi impara le super scorregge. Ora può volare partendo come un turbojet ripieno di fagiolata.<br />
Dopo cinque minuti Lois Lane lo ritrova in un posto impensabile: a casa della mamma. E ma lei non dirà nulla che lui è un alieno perché Clark è un eroe e le fa pena perché e un ragazzo disturbato che c'ha i flashback sul padre adottivo che muore portato via da un
uragano (ma, magari, un giorno tornerà sbattendo i tacchi delle sue
scarpette rosse).<br />
Arriva il generale Nuzzod (con una spiegazione farlocca che dirà dopo un po' a Kakat El) che vuole il figlio di Kripton perché non era nato da un uovo in vitro.<br />
Lois dice al governo dove trovare Clark. Clark si innamora e si consegna a Nuzzod. Ma Nuzzod vuole pure Lois, sebbene non sappia perché. E Lois va con Clark. E Clark le affida la chiavetta usb di Kripton con dentro la memoria/virus del padre cuor di leone. Il Jor El trojan si impossessa dell'astronave, le indica dove sparare, le spiega come deve salvare il mondo il figlio. Poi la butta giù con una capsula. Poi va dal figlio, non gli spiega un cazzo, ma gli dice di buttarsi appresso alla giornalista.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbè, un paio di amici di Nuzzod gli vanno dietro. Lui lascia Lois in mezzo alle frasche e va a fare a cazzotti in città dove è più comodo fare una strage lanciandosi gli elicotteri. Così, però, diventa amico degli umani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Va dalla mamma dicendo: "MAAAAAAAA', sto a casa" (perché la chiama MAAAAAAAAAA'!). Arriva Lois che gli dice di lanciare la sua astronave da cucciolo nel buco che intanto Nuzzod ha deciso di fare per rifare Kripton sulla Terra. Per fare questo, gli serve Clark, che si scopre essere talmente figlio di puttana da avere il codice genetico di tutti i Kriptoniani.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbè. Intanto Nuzzod chiacchiera col virtual Jol El.<br />
Perry White (che è nero. No, vabbè, non è per razzismo, ma cazzo, Perry WHITE è nero?) in scene che non servono a un cazzo cerca di salvare una che è inutile, ma è sopravvissuta al crollo di un un palazzo... che le è caduto addosso. CHECCULO!</div>
<div style="text-align: justify;">
Kakatel/Superman/ClackKent/Speranzaman lotta con dei vermoni d'acciaio (che non si capisce bene perché). E con una super scorreggia, vola e vince distruggendo tutto.<br />
Il governo intanto ha assegnato a Lois Lane l'arduo compito di distruggere con l'unica arma a disposizione (ndr), l'astronave da cucciolo di Clark, che creerà un buco nero (però tranquilli, si risucchia solo i cattivi). Ovviamente, per una botta di culo, ce la fa e Speranzaman la salva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il buco nero si risucchia i cattivi, ma non Nuzzod che intanto è diventato super pure lui (Clark c'ha messo 33 anni, lui 20 minuti). Mazzate su mazzate, poi Nuzzod si trasforma in Ciclope e Speranzaman gli spezza l'osso del collo e poi urla "noooooooooooooo". Ma così.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi, senza aver studiato un cazzo, diventa giornalista e lavora con Lois Lane per Perry White nero.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il commento a tutto ciò è stato:<br />
<br />
"Ma che è sta merda supermegagalattica?<br />
Hanno unito scene casuali di pacific rim, the avengers, hulk, alien,
prometheus, superman, spiderman, mazinga, avatar, smallville, blade
runner, iron man, un documentario sulle torri gemelle, gli x men, bad
wolf, una notte al museo, jurassic park, man in black, capitan america,
indipendence day, balla coi lupi, il mago di oz, la casa nella prateria,
matrix, mission impossible, spacejam, la leggenda degli uomini
straordinari, ritorno al futuro, ben hur, il gladiatore, dove osano le
aquile, sette anni in tibet, la tempesta perfetta, x files,
mork&mindy, megacostruzioni, non sapevo di essere incinta, bear
grylls, dumbo, kung fu panda, gozzila, dune, rocky, predators, gozer il
gozeriano, howard il papero, spawn, lessie, thor, scemo più scemo... e
non so quanta altra roba ancora. <br />
E di tutto hanno preso le parti più brutte! È da non credere!"</div>
</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-83828759723892944102013-06-25T11:09:00.000+02:002013-06-25T11:10:15.088+02:00Mannaggia Kristóf<div style="text-align: justify;">
<i>"Sono convinto, Lucas, che ogni essere umano è nato per scrivere un
libro, e per nient'altro. Un libro geniale o un libro mediocre, non
importa, ma colui che non scriverà niente è un essere perduto, non ha
fatto altro che passare sulla terra senza lasciare traccia."<br />
</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />Ágota Kristóf - Trilogia della città di K.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-56352845845739630552013-05-28T17:39:00.002+02:002013-05-30T12:11:43.556+02:00Estratti di chat - ma quanto me piace da fa' er filosofo!<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizKKx5TlOJrLnChnhS-y0fZi1pAS7C4ZI5otou4fDOr1JBjVF9Pfg7RbEpXJOBwh5Y0Fnq4swKr3OTEiCX19y7WlRz0ps05JMHGbvFa-8DKK4uz11dy1Pq_RALqvGItvBLPO5F/s1600/girandola1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizKKx5TlOJrLnChnhS-y0fZi1pAS7C4ZI5otou4fDOr1JBjVF9Pfg7RbEpXJOBwh5Y0Fnq4swKr3OTEiCX19y7WlRz0ps05JMHGbvFa-8DKK4uz11dy1Pq_RALqvGItvBLPO5F/s320/girandola1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La vita è come 'na girandola: se la vuoi fa' gira', nun ce puoi alita' sopra, né sta' sempre ad aspetta' er vento. Certe vorte ce devi soffia' forte, fino a che nun c'hai più fiato e nun te brucia er petto!</div>
</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-59638080412536093032013-03-19T20:14:00.000+01:002013-03-19T20:14:26.079+01:00Zeppole<div style="text-align: justify;">
È San Giuseppe, la festa del papà. Io papà, più o meno fortunatamente, non voglio esserlo (poi magari con gli anni cambio idea, come dice mamma che "ne ho visti tanti"), ma non c'entra.<br />Il mio pensiero va a te che, credente, quel nome lo portavi con orgoglio. Il mio pensiero va a una grande mamma e alla nonna migliore del mondo. Ad una grande matrona che non vedrò più ora che torno alla casa madre per le feste. Il mio pensiero va ad una vecchietta di quasi 103 anni che ora ce li avrebbe avuti tutti. Ad una donna caparbia, e mai saccente, capatosta, <i>tristacapu</i>. E mi manca il trovarti giù, a leggere al buio come hai sempre fatto, un libro dei salmi che sapevi a memoria e che leggevi ugualmente anche senza più gli occhi per farlo. E pregavi pure per me, dicevi, per la mia atea saccenza. E prega per te, ti dicevo io, brandendo sorrisi. E per te, mi dicevi, non aveva alcun senso continuare a pregare che ormai te ne dovevi andare e ciò che era fatto era fatto. E E l'hai detto per anni. E io ne sorridevo sempre. "Dove devi andare?" "Dove dobbiamo andare tutti." "Quasi quasi mi gratto". E ridevi con quel sorriso tirato da chi del sorriso si vergogna un po', da chi la felicità non la ostenta mai perché ha sempre la mente in moto, con la preoccupazione mai per sé, ma sempre per gli altri. E lo facevi pure con quella piccola scheggia di demenza senile che ogni tanto - e me ne pento - quasi mi faceva arrabbiare. Mi spiace. Mi machi. E te lo volevo dire che sei stata grande grande, in tutto e per tutto.<br />E invece ora che scendo non ci sei.<br />Niente baci buttati per aria, perché non era concesso toccarti e io te li davo a forza, te li davo lo stesso. E ridevamo. E come stai? E l'hai trovato poi il paradiso? E un grande abbraccio.<br />E quel ricordo ormai lontano di una bara chiusa, di una casa da chiudere e di quel grande silenzio e quella brutta sensazione che non avrei mai voluto, quasi di cacciarti da casa tua e tornare alla vita come del resto si fa. E le lacrime che non hanno poi tanto senso. E un "ti voglio bene" mai detto e sempre saputo.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-16848511537869215092013-03-05T10:47:00.000+01:002013-03-05T11:15:50.104+01:00Allora pace amen.<div style="text-align: justify;">
MARC — Piccola Line, a te non piacerebbe essere amata?<br />
LINE — Non lo so. Credo che in fondo non me importa. Se mi amano bene, se non mi amano, pace a me.</div>
<div style="text-align: justify;">
MARC — Non si dice «pace a me», si dice pace amen.</div>
<div style="text-align: justify;">
LINE — Allora pace amen.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">(da "Line, il tempo", scritto da Ágota Kristóf, pubblicato nel suo libro "<i>Dove sei Mathias</i>?")</span> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-rYss1RLdvRWId_0i_HnxWhQ39VroLbbFKByoxxXDVHjzF_JF-9x9qhBzIbqUT5K8rqr2Uw3rhniwHGBrx9Ir2FiE9KJ5Zc1mA6B0GryMoHGw8dJvkh-YtFeItGVhmno4Z0i_/s1600/kristofphoto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-rYss1RLdvRWId_0i_HnxWhQ39VroLbbFKByoxxXDVHjzF_JF-9x9qhBzIbqUT5K8rqr2Uw3rhniwHGBrx9Ir2FiE9KJ5Zc1mA6B0GryMoHGw8dJvkh-YtFeItGVhmno4Z0i_/s200/kristofphoto.jpg" width="148" /></a>Ho letto tutto quello che potevo leggere di Ágota Kristóf, almeno quanto tradotto in italiano.<br />
E "allora pace amen".<br />
Cavolo se mi mancherà poter leggere qualcosa di questa donna!</div>
<div style="text-align: justify;">
E intanto ringrazio un amico che qualche anno fa mi regalò "La trilogia della città di K.".</div>
<div style="text-align: justify;">
E continuo a dirlo, mi rode il culo di dover spendere 8 euro per un libro della Kristóf con due raccontini di 10 pagine l'uno, pagine grandi come uno strappo di carta igienica, con i caratteri enormi e spazi infiniti. Eppure ogni volta ne vale la pena. E mi rode ancora di più il culo, invidiando chi fu la migliore scrittrice che abbia mai letto. Semplicemente terribile, semplicemente stupendo ogni suo scritto.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-40783525307496006662012-10-24T22:05:00.001+02:002013-05-30T12:12:34.035+02:00Sparando cazzate.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BzjZ7Ac_XVOTiaQrKq332rUzu4m-8Flb5txR8LF3ysHn6CHOEmh0Om7-F1BU9AIho9zxsfb_ORx1mHxYLQePO86d4uVmULymJmGG_xJLgobQbwkxhNcDyVNqxaHuLF19FVri/s1600/spinoza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5BzjZ7Ac_XVOTiaQrKq332rUzu4m-8Flb5txR8LF3ysHn6CHOEmh0Om7-F1BU9AIho9zxsfb_ORx1mHxYLQePO86d4uVmULymJmGG_xJLgobQbwkxhNcDyVNqxaHuLF19FVri/s640/spinoza.jpg" width="489" /></a></div>
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Soddisfazioni spinoziane: tie', m'hanno anche tradotto!.<br />
L'originale era: "<i>USA: “Donna incinta dopo stupro lo vuole Dio”. Del resto nemmeno la madonna ha mai avuto molta scelta.</i>"<br />
<br />
Si ringrazia <a href="http://www.spinoza.it/" target="_blank">Spinoza</a>.durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-50326952397527317992012-07-11T22:56:00.003+02:002013-05-30T12:15:11.527+02:00Pensavo fosse amore, invece era 'nu cess'!<div style="text-align: justify;">
Pensavo avessere dei bellissimi occhi tristi. Poi scoprii che era semplicemente troppo stupida per capire le battute.<br />
<br />
<span style="font-size: x-small;"><br /><i>PS: questo post non è dedicato a nessuno, se vi sentite offesi è colpa vostra.</i></span></div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-24301613788687782542012-06-29T14:08:00.000+02:002013-05-30T12:15:04.155+02:00Pietro e Paolo si possono definire una coppia di fatto?<div style="text-align: justify;">
La mia seguace <a href="http://passofalso.blogspot.it/2012/05/wtf-elezioni.html" target="_blank">Paola</a> mi fa gli auguri per il "mio" onomastico. Ho sentitamente ricambiato sebbene io non mi chiami né Pietro, né Paolo. Non bisognerebbe mai deludere i propri elettori! Questa volta ho risposto... peccato, non credo si faranno più sentire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non li biasimo, comunque. Probabilmente cercavano solo un lavoro per uno tra Paola, Gabri, Alessia e Samuele. C'è crisi dappertutto, ormai bisogna leccare il culo. Anzi, se esce qualcosa pure per me, tenetemi in conto: m'avete pur sempre dato il vostro voto!</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-50006589771082724442012-06-23T16:09:00.001+02:002013-05-30T12:15:56.917+02:00durk says<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><i><b>Berlusconi</b>: </i><i>"Chiedo scusa agli italiani. Li ho illusi".</i><br /><br /><span style="font-size: large;">Tranquillo, lo sappiamo che era una gara di <b>burlesque</b>.</span></span></div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-65739953283006485042012-05-29T16:14:00.001+02:002013-05-30T12:16:17.987+02:00Pensiero triste<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFJNxdxb6E3WSAkW-Dmpak789FbgLrQpuKXrzWI_0nMrrtsDY-w4xRuTzZDBMZTQPWqC2C_YJUc2E8T5eaqv38yFAJQ_qhgxAHy86AMlu7k5r_Hl375YXD2xVAMQ16vQ9BSQGW/s1600/blackampwhite-decadent-house-Favim.com-198210.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFJNxdxb6E3WSAkW-Dmpak789FbgLrQpuKXrzWI_0nMrrtsDY-w4xRuTzZDBMZTQPWqC2C_YJUc2E8T5eaqv38yFAJQ_qhgxAHy86AMlu7k5r_Hl375YXD2xVAMQ16vQ9BSQGW/s320/blackampwhite-decadent-house-Favim.com-198210.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="fbChatMessage fsm direction_ltr" data-jsid="message" style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: justify;">
Siamo indubbiamente in un'era di decadenza: un tempo le frasi erano tutte firmate da Oscar Wilde (che le avesse o meno dette/scritte lui), poi da Jim Morrison (che le avesse o meno scritte lui), poi da Kurt Cobain (che le avesse o meno scritte lui), ora da Fabio Volo.<br />
Praticamente siamo passati da un geniale frocio dell'ottocento, al frontman tossicomane di una band di successo, al frontman tossicomane suicida col fucile di una band di successo, a Fabio Volo.</div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-1283746421062576462012-05-09T22:07:00.001+02:002013-05-30T12:16:30.062+02:00WTF?! - Elezioni<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Volevo
ringraziare Paola, Gabri, Alessia e Samuele che questa mattina alle
7:46 mi hanno mandato un messaggio, sebbene "<b>con un po' di ritardo</b>"
(che, ovviamente, è scusato!), da un numero che non conosco per farmi "<b>i
complimenti per il <i>mio</i> risultato elettorale</b>". Non so chi siate, ma se
mi avete votato senza che mi sia candidato, vi stimo comunque
tantissimo! Avete fatto la scelta giusta per il Paese! [I'm lolled &
so shocked!]</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Che c'è da pensare che questi si devono esser fatti il culo per tre giorni per trovare il numero del nuovo sindaco/cazzinculodelcomune/cazzinculodellaprovincia/cazzinculodellaregione e leccargli il culo per trovare, magari, un posto per il figlio. Oh, c'è crisi! E la sfiga ha deciso che dessero loro il numero mio, un numero sbagliato. Può darsi che l'abbiano scritto male. Chissà se se ne sono accorti, se uno tra Paola, Gabri, Alessia e Samuele l'ha capito.<br />Io non rispondo. No, non per altro, credo tirchieria. Oh, c'è crisi pure pe' me, mica c'ho davvero il posto al ministero! E poi perché sticazzi...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">All'inizio avevo pensato di rispondere che "o mi mandate anche le foto con la scheda elettorale o me ne sbatto il cazzo dei vostri complimenti". Oppure una roba tipo: "eh! eh! eh! Ma io con 'sto ritardo mo' come devo fa'? Ve posso mette' in lista, è che già c'ho preso impegni con chi è arrivato puntuale!"</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Poi, è arrivata l'idea geniale, ma il poco credito mi ha sopraffatto. Comunque, avrei risposto così: "Ora che ho dei nuovi seguaci (ben quattro!) posso officiare il rito per il risveglio di Cthulhu!".<br />Vabbè... ormai...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUyJ6k5LZ73pdfyJbFvtCctfIhQ6yC110niA78xyyQwzSuRJvP_U2OgK_wGRZdF8O8358tojZ9N9iT1XQxBYMc1t6hMOalRQW93bXAZLxK1iGzFPlHIoGOI_jSEqjbX4tRkWpQbA/s1600/Cthulhu_and_R%2527lyeh.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUyJ6k5LZ73pdfyJbFvtCctfIhQ6yC110niA78xyyQwzSuRJvP_U2OgK_wGRZdF8O8358tojZ9N9iT1XQxBYMc1t6hMOalRQW93bXAZLxK1iGzFPlHIoGOI_jSEqjbX4tRkWpQbA/s1600/Cthulhu_and_R%2527lyeh.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><br /></span></div>
durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-30328762224476601352012-03-06T11:45:00.002+01:002012-03-13T18:01:20.504+01:00SCN - atto II<div style="text-align: justify;"><a href="http://www.yupedia.com/wp-content/uploads/2012/02/All-you-need-to-know-about-gold-fish-disease.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 310px; height: 310px;" src="http://www.yupedia.com/wp-content/uploads/2012/02/All-you-need-to-know-about-gold-fish-disease.jpg" alt="" border="0" /></a>Che quando ti svegliano al mattino per dirti "in via ufficiosa, anche se non ancora ufficiale" che sei "idoneo, non selezionato" ti senti sempre un po' pigliato per il culo come quando senti discorsi tipo "ti lascio perché ti amo troppo" o molti vicini a "è intelligente, ma non si applica". Che son quelle cose un po' così. Che poi non che te ne freghi molto di rimanere in contatto per seguire la via ufficiale, che tanto sticazzi, in fondo, no?<br /></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-35438034374096378592012-01-19T23:41:00.002+01:002012-01-20T10:57:51.510+01:00SCN<div style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDKEDp0qFJSFreek6o9L7mY6hW51uiQB44c8G9F5OT23WPTyLZhMFr_DLBfAE-MM5lj8JBVy9kyymux8mNIt8ZpneZXlQ5vP_aHSWCQ6EmUrQMkOKqMENMcsai5kfS6aOZUC-/s1600/kristof%255B1%255D.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 124px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWDKEDp0qFJSFreek6o9L7mY6hW51uiQB44c8G9F5OT23WPTyLZhMFr_DLBfAE-MM5lj8JBVy9kyymux8mNIt8ZpneZXlQ5vP_aHSWCQ6EmUrQMkOKqMENMcsai5kfS6aOZUC-/s320/kristof%255B1%255D.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5699643807116067762" border="0" /></a>E ci son quelle librerie che incontri per caso mentre hai da fare tutt'altro, che tu lo sai che non ci dovresti entrare. E poi ci entri e vai là - dici - "quasi per caso, solo per fare un giro". E poi ti viene quella nuvoletta da intellettuale scapestrato, abbastanza fallito. Che poi non te li puoi permettere. Che poi esci con tre libri nella borsa. Che uno è di 50 pagine e ti rode il culo che costa 12,00 euri. Che tu lo sai che sulla Gazzetta Ufficiale prima si scriveva EURI [ma stai divagando!]. Che poi ti leggi quelle 50 pagine e ti viene un groppo allo stomaco. Fottuta Agota Kristof. Riposa in pace schifosa scrittrice migliore del mondo. Quanto ti odio e quanto ti amo.<span class="messageBody" ft="{"type":3}"><span style="font-size:100%;"><span style=" font-weight: normal;font-family:georgia;" ><br />È il problema di quando la leggo, sempre quello, che ti fa sentire "analfabeta", che ti fa strano, che ti prende pure per il culo e ti fa venire un sorriso o una lacrima con un paio di parole, mai una di più, mai una fuori posto. E poi, poco poco hai studiato un minimo di linguistica ti da quasi al cazzo quando la leggi, quasi la studi. E poi ti da al cazzo l'invidia, ti da al cazzo persino che lei non scriverà più mentre Baricco verrà ancora definito un santo scrittore. Ma li mortacci sua! Ti da al cazzo che quasi alla fine dici "oh, mo' non scrive più, 'sta stronza", ma lo fai col sorriso, che non ci credi nemmeno tu, perché tanto lo sai che ti fa male. Ci si può affezionare ad uno che non conosci, ci si può affezionare alla pagine di qualcuno? Io sono uno che a certi scrittori si affeziona, mi sa... poi vado là, nelle librerie e mi rivedo i libri che già c'ho, li sfoglio, leggo qualche pezzo. Poi prendo un libro dello stesso autore che non ho. Certe volte mi fisso. Qualche volta passa un po' prima che ne prenda un altro, un altro libro dico. Ma certe volte invece no, vado lì, faccio scorta. Che poi, ora, sembra che io non faccia altro che leggere. No, io sono pigro anche per questo. C'ho i miei tempi. Per non parlare del fatto che non ho mai soldi e che i libri (sia lodata mamma Italia e i suoi governi e chi non paga le tasse, potesse venirvi un tumore alle palle e alle ovaie, che se ne perda la razza! [ma stai divagando!]) stan diventando bene di lusso, sempre più di lusso! Ma sì, disincentivatela questa lettura, meglio un po' di sano plastico di Bruno Vespa (coi nei che se li metti insieme dall'uno al mille ti vien fuori il plastico del perfetto giornalista venduto e pirla!) o un po' di Grande Fratello (che Mr Blair sai quanto si starà rivoltando nella tomba? MORTACCI VOSTRI!) o quella bocchinara/rotta in culo di Belen (che gnocca è gnocca, ma pure come zoccola non se la cava male!).<br />Oh, comuque, Sigrora Kristof, grazie... e un'altra cosa, mi ci dispiace, proprio per tutto. Anche perché non scrivo, scusa. Perché per pigrizia manco leggo, perché faccio altro. Perché... vabbè, intanto grazie.<br /><br /><br /><br /><span style="font-style: italic;">"... la mia malattia della lettura mi arrecherà piuttosto rimproveri e disprezzo:</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">«Non fa niente. Continua a leggere».</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">«D'altro non sa far niente».</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">«È l'occupazione più pigra che ci sia».</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">«È pigrizia».</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">E, soprattutto: «Legge, invece di...»</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Invece di cosa?</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">«Ci sono tante di quelle cose più utili, non è vero?»</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">Ancora adesso, di mattina, quando la casa si svuota e tutti i vicini vanno al lavoro, mi sento un po' in colpa per il fatto di mettermi al tavolo della cucina a leggere i giornali per ore e ore, invece di... di fare le pulizie, di lavare i piatti della sera prima, di andare a fare la spesa, di lavare e stirare i panni, di fare la marmellata o delle torte...</span><br style="font-style: italic;"><span style="font-style: italic;">E soprattutto, soprattutto! Invece di scrivere."</span><br /><br />[Tratto da "L'Analfabeta" di Agota Kristof]<br /></span></span></span></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-51285976597349712432011-11-12T21:45:00.005+01:002011-11-13T17:28:06.724+01:00SUCA!<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0sBETzCM5UYIkRfXIlflfymB4LOZPtfFZ2K17tGtLlQwbRqlMJ8wX5OXbexWzhYzp-2vPec9XqM7eilxsD6YwB-J0I3RtBaJPWbjY6S3m_I7OMpN7NvOSuG5SdZXPdp4MH3Fq/s1600/305368_2658639751558_1422829178_3003466_122628995_n.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 553px; height: 134px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0sBETzCM5UYIkRfXIlflfymB4LOZPtfFZ2K17tGtLlQwbRqlMJ8wX5OXbexWzhYzp-2vPec9XqM7eilxsD6YwB-J0I3RtBaJPWbjY6S3m_I7OMpN7NvOSuG5SdZXPdp4MH3Fq/s320/305368_2658639751558_1422829178_3003466_122628995_n.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5674517577536833842" border="0" /></a></div>Dove non han potuto gli scandali, le figure di merda, le mignotte, i bunga bunga, le minorenni, le tangenti, le interecettazioni, i tribunali, la Mondadori, gli scioperi, le manifestazioni, la riforma Gelmini, Santoro, i Guzzanti, i giornalisti, la politica, gli Italiani, Massimo Tartaglia e forse manco Dio... han potuto le banche.durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-85345325786417891332011-10-05T20:15:00.004+02:002011-10-05T20:26:14.426+02:00Cultura... con MasterCard!<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTiyRZWONrcmKkyoWDbibeB2xTdLf8Ewdc4sA4J7HrXHrN5FWGQ_lqKVkwau-Oo1_XNyk4Y8hYYTUoeu9_SKE4OC4fH3ZMMzyxYQm5i_ImuDyo3kYR6039BbH1JL2thKB4Deh/s1600/antica-biblioteca-delle-donne-di-malaga_152561%255B1%255D.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 266px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwTiyRZWONrcmKkyoWDbibeB2xTdLf8Ewdc4sA4J7HrXHrN5FWGQ_lqKVkwau-Oo1_XNyk4Y8hYYTUoeu9_SKE4OC4fH3ZMMzyxYQm5i_ImuDyo3kYR6039BbH1JL2thKB4Deh/s320/antica-biblioteca-delle-donne-di-malaga_152561%255B1%255D.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5660075506563518258" border="0" /></a>Quanti studenti non potranno più studiare a causa dell'assenza di Wikipedia? Come farà la gente a laurearsi o a scrivere la tesi? Quanti professori non potranno più scrivere saggi perché non sapranno da dove copiare (tra l'altro, talvolta, anche male <--- potenza di un copia/incolla sbagliato)? Quanto questo mostra il nodo ormai sempre più lento che lega gli Italiani alla cultura come bene pubblico e/o alla cultura in generale? Secondo me, è solo un modo per far tornare la gente a comprare le enciclopedie! Maledetti produttori di enciclopedie!</div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-31329505145254509462011-09-08T16:21:00.001+02:002011-09-08T16:27:06.531+02:00Così...<span style="color: rgb(153, 0, 0);">In a manner of speaking (Tuxedomoon)</span><br /><br />In a manner of speaking<br />I just want to say<br />that i could never forget the way<br />you told me everything<br />by saying nothing<br /><br />In a manner of speaking<br />I don't understand<br />how love in silence becames reprimand<br />but the way that i feel about you<br />is beyond words<br /><br />Oh, give me the words<br />give me the words<br />that tell me nothing<br />Oh give me the words<br />give me the words<br />that tell me everything<br /><br />In a manner of speaking<br />semantics won't do<br />in this life that we live we only make do<br />and the way that we feel<br />might have to be sacrificed<br /><br />So in a manner of speaking<br />i just want to say<br />that just like you i should find a way<br />to tell you everything<br />by saying nothing<br /><br />Oh, give me the words<br />give me the words<br />that tell me nothing<br />Oh give me the words<br />give me the words<br />that tell me everything<br /><br />Oh, give me the words<br />give me the words<br />that tell me nothing<br />Oh give me the words<br />give me the words<br />that tell me everything<br /><br /><br /><br /><span style="color: rgb(204, 0, 0);">Così per dire (Traduzione)</span><br /><br />Così per dire<br />voglio solo dire<br />che non potrei mai dimenticare la maniera in cui<br />mi dicevi ogni cosa<br />senza dire nulla<br /><br />Così per dire<br />io non capisco<br />come l'amore in silenzio diventi biasimo<br />ma il modo in cui mi sento rispetto a te<br />va al di là delle parole<br /><br />Oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che non mi dicono nulla<br />Oh oh oh oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che mi dicono ogni cosa<br /><br />Così per dire<br />non fare semantica<br />in questa vita che viviamo facciamo solo questo<br />e il modo in cui proviamo emozioni<br />potrebbe essere sacrificato<br /><br />Così in un modo di dire<br />voglio solo dire<br />che proprio come te dovrei trovare un modo<br />di dirti ogni cosa<br />senza dirti nulla.<br /><br />Oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che non mi dicono nulla<br />Oh oh oh oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che mi dicono ogni cosa<br /><br />Oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che non mi dicono nulla<br />Oh oh oh oh, dammi le parole<br />dammi le parole<br />che mi dicono ogni cosadurkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-80512390270576939592011-09-05T15:21:00.008+02:002011-09-05T16:16:38.405+02:00Diunamorteapparente.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwBvdgpdTKCT1GsVRqbA0Iz97SmtNZUqJXd56_9iUhBFw5e3FQLQ7qmuBAaGdvGSljLb_ZEBkxYFtW16Pd2ZtztnjILwCz_ovgfJfMs3S3-ynI9BEy0pB6xri9Bxm8ZpUZgS9O/s1600/luna-ingrandimento-02.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwBvdgpdTKCT1GsVRqbA0Iz97SmtNZUqJXd56_9iUhBFw5e3FQLQ7qmuBAaGdvGSljLb_ZEBkxYFtW16Pd2ZtztnjILwCz_ovgfJfMs3S3-ynI9BEy0pB6xri9Bxm8ZpUZgS9O/s320/luna-ingrandimento-02.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5648873384383424130" border="0" /></a><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Tre del mattino. Il libro di semiotica caduto a terra da ore senza essere raccolto. Sudore tra le gambe, una sega tirata su davanti a un porno. Preparare gli esami per la sessione estiva comporta stress da sfogare e quando la tua tipa sta preparando diritto ed economia è normale giocare a cinque contro uno. Ultima controllata a facebook. La pagina di lei che sorride sulla foto del profilo. Una chiacchiera veloce con amici da social network su una chat fatta con gomma da masticare e un po’ di nastro adesivo. Gente che non dorme come lui o che prepara esami una settimana prima come lui. Ansia. Una sigaretta che si spegne piano nel posacenere, puzzando l’aria stantia dell’afa estiva. Le invia il messaggio della buonanotte. Il suono di un sms ricevuto dove viene ribadito che si sta finendo il credito. Tzè, si era illuso che fosse lei! Un bip che rompe la monotonia del traffico notturno e rarefatto dell’estate.</span><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Le undici. Lenzuola bagnate di sudore e ronzio di ventilatore. Nessun rumore. Allunga un braccio cercando il cellulare. Nessun messaggio. Non si è ancora svegliata? Sorride pensandola mentre sbava sul cuscino. Ha bisogno di sesso, che lei lo calmi con quel suo modo di fare.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Accende il pc mentre corre al bagno. La pipì infrange l’acqua del water con soddisfacente fragore. Si lava faccia e denti. Prepara il caffè e addenta una brioche da discount. “Sciopero? Non sento il tram”.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Su facebook non c’è nessuno. Nessuna notizia. Nessuna notifica. Nessuno in chat. Nessuno su msn. Nessun rumore. “Possibile che non ci sia ancora un cane?”</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >La chiama. Squilla. Non si sveglia.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >L’occhio si perde fuori dalla finestra. Auto ferme in mezzo alla strada. Un tram morto sui binari. Nessuno in giro, non un cinguettio, non un alito di vento. Nulla che si muova. Rimane la luce del sole a inghiottire il mondo fuori dalla finestra. Indossa la prima maglietta che trova dal mucchio sulla sedia. Scende in strada. Urla. Nessuno nelle auto. Nessuno nei negozi. Prende un motorino da terra. Fa un giro. Niente. Ansia che sale. Calore d’asfalto.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Va da lei. Suona il citofono. Nessuno.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Torna a casa. Riprova su facebook. Cerca su internet, nulla. Solo notizie del giorno prima.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Il sole è ormai sparito. Nessun rumore. Non si vedono stelle nel rossore dei lampioni, solo un’enorme luna, così vicina che se ne può sentire l’odore. La guarda. Non sembra essergli rimasto altro, nessuno, solo una luna così grande. Gli verrebbe da piangere se ci fosse da piangere. Poi qualcuno, qualcosa sguscia da dietro quella luna, dalla parte oscura che nessuno vede mai. Una forma scura che scivola a quattro zampe e gli sorride, con quel ghigno così infame. Scende giù, lungo i palazzi, come un ragno nero e umano. “Sta arrivando, sta arrivando a prenderti” – gli dice una voce in testa. Gli occhi strabuzzano mentre cerca di seguire la buia creatura dalla finestra, perdendola ogni tanto nell’ombra. Corre, corre alla porta di casa, la chiude, infila il fermo. Chiude le finestre, le serrande. I passi come colpi di martello che irrompono sul palazzo. Vetri infranti. Il palazzo che trema. Un urlo angosciante. L’odore del nulla sale le scale nel frastuono di quei passi, di quei colpi che quasi buttano giù la porta. Si fa piccolo piccolo, si accuccia. Si alza di scatto. Urla.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Si sveglia.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span></div><p style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormalCxSpMiddle"><span style=" line-height: 115%;font-size:100%;" >Nessun rumore. Corre su facebook, controlla il cellulare. Nessuno. Niente caffè. Niente pisciata. Non c’è tempo. La chiama, non risponde. Controlla la mail.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:georgia;font-size:100%;"> </span><span style=" line-height: 115%; Times New Roman","serif";font-family:";font-size:12pt;" ><span style="font-family:georgia;font-size:100%;">Un invito da lei per Google+. Un sospiro di sollievo. Il “mondo” continua.</span></span><br /><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size:180%;">* * *</span><br /></div><br /><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;font-size:130%;"><b><a href="http://castellovolante.blogspot.com/2011/07/nuovo-concorso-letterario-facebook.html#links">CONCORSO LETTERARIO "FACEBOOK STORIES"</a></b></span><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;"><b>Regolamento concorso</b></span><br /></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span">La casa editrice CastelloVolante, in collaborazione con zop.splinder.com, indice un concorso letterario gratuito aperto al popolo della rete (blogger, facebook, twitter, ecc.).</span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><b>Partecipazione</b></span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span">Per partecipare occorre scrivere un racconto di massimo 3500 battute che abbia come tema Facebook. Il racconto va pubblicato sule proprie pagine web (blog, siti personali, facebook, ecc.) con il <a href="http://castellovolante.blogspot.com/2011/07/nuovo-concorso-letterario-facebook.html#links">link al bando di concorso</a>, oltre che inoltrato via mail in un documento word allegato ( times new roman 12, in formato .doc o . rtf) a </span><a href="mailto:cristina@castellovolante.com"><span class="Apple-style-span">cristina@castellovolante.com</span></a><span class="Apple-style-span"> o </span><a href="mailto:zop@castellovolante.com"><span class="Apple-style-span">zop@castellovolante.com</span></a><span class="Apple-style-span">, con oggetto: </span><b><span class="Apple-style-span">FACEBOOK STORIES</span></b><span class="Apple-style-span">. Chi non possiede un blog o una pagina web personale può partecipare comunque inviando il racconto via mail.</span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><b>Scadenza</b></span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span">I racconti dovranno pervenire all’editore entro il 30 settembre 2011.</span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="text-align: justify;font-family:georgia;" class="MsoNormal"><span class="Apple-style-span"><b>Premi</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family:georgia;">I migliori componimenti, a insidacabile giudizio della casa editrice, saranno pubblicati in un eBook e distribuito gratuitamente da CastelloVolante con uscita il primo dicembre 2011 nella collana “I fiori del web”.</span></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-15263120528485713902011-07-28T17:42:00.004+02:002011-07-28T17:45:33.078+02:00Ricorda<div style="text-align: justify;">Il consiglio migliore da dare ad una persona per calmarla è "RAFFREDDA L'IPOTALAMO" (come direbbe L. A.).<br /></div><div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwsu7nzfVDO3Z301dHm8IceKz4wxdTMBhE0EXWxklUxIlQaWtkXPKkWlTKyZ8LRifDXGaPWYvwclSz1UOLCiswsELhiNSc3Ue-iv4diyTvWFJEbm3ykcSJCU25_H4TVUvs-dti/s1600/ipotalamo.jpg"><img style="cursor:pointer; cursor:hand;width: 187px; height: 220px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwsu7nzfVDO3Z301dHm8IceKz4wxdTMBhE0EXWxklUxIlQaWtkXPKkWlTKyZ8LRifDXGaPWYvwclSz1UOLCiswsELhiNSc3Ue-iv4diyTvWFJEbm3ykcSJCU25_H4TVUvs-dti/s320/ipotalamo.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5634429653423634594" border="0" /></a><br /></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-52975340802553442172011-07-26T18:24:00.001+02:002011-09-05T16:11:27.598+02:00Porta Ombrelli.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKF1xzDSQkkuklVPEWjweeXL2AEi1acuHKiW6JsyE4K0i43lppOfamh91lNCh38AIXdOwTM1Vq9zdn2KEuMT1cdNfcFOv7NYps3kT3HbC253FLh8D6n2izo1FKA8du4YjYcyD/s1600/pancreatitis_ICU.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 220px; height: 293px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKF1xzDSQkkuklVPEWjweeXL2AEi1acuHKiW6JsyE4K0i43lppOfamh91lNCh38AIXdOwTM1Vq9zdn2KEuMT1cdNfcFOv7NYps3kT3HbC253FLh8D6n2izo1FKA8du4YjYcyD/s320/pancreatitis_ICU.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5634424788795075954" border="0" /></a>Gli ospedali mi hanno sempre fatto schifo. Questi poi! Sud Italia e sanità vanno di pari passo: più si scende a sud, più scade in un baratro profondo la qualità della struttura, dei modi di fare del personale, delle sale per il pubblico, della musica ascoltata (in radio diffusione) da medici e infermieri alla radio. Fossi paziente sarei molto propenso ad ogni sorta di lagnanza pur di non ascoltare danza cazzinculo, o Spaccamaronotti con la sua "s" biascicata, o Scassa Rozzi in radio. O, peggio, roba tipo Troia Caga o uno pseudo rap hippopparo a caso. Comunque troppo "ganga" per essere capito nella sua ignoranza, persino dalla grettitudine della vecchietta che assiste il marito o dalla rincoglionita che viene a trovare il parente truccata come se fosse in procinto di andare a battere i di farsi passare tra le cosce un palo di lap dance o d'altro genere. E non ti dico il reparto maternità. Cristo.<br />E, a proposito di bestemmie, più scendi al sud, più aumentano gli altarini, le immagini sacre, i lumini... perché gli ospedali non sono già abbastanza inquietanti: addobbiamoli come fottuti cimiteri!<br />E le strutture fatiscenti anche quando sono nuove o appena ristrutturate. La cosa fa pensare.<br />Del resto, anche la gente che ci lavora è quasi eroica. Persino i pazienti fanno il possibile per sopravvivere. Poi mi ritorna in mente la musica scelta da medici e infermieri e di essere venuto a trovare qualcuno che è qui perché non si è mai curato. E un po' ti senti preso per il culo. Soprattutto quando vai al cesso e ti viene il vomito e ti passa lo stimolo della pisciata (salvo annaffiare il pitosforo secco e i cipressi del giardino).<br />Le sedie in plastica azzurra, sbiadite dal sole che entra dalle finestre, comode come una manciata di puntine. Verrebbe da sedersi sulla sedia a rotelle parcheggiata a caso in un angolo del corridoio... ehm... sala d'aspetto. Grigia, una ruota che non c'entra un cazzo, ruggine, l'imbottitura mezza da fuori. Avrà una quarantina d'anni. Immagina quanta gente ha poggiato le sue chiappe su quell'affare e quanto sia pulita... con la parte centrale della seduta che è rimovibile (per ovvie ragioni), con la muffa che si vede in un punto in cui si appoggiano le gambe, dove esce la gommapiuma.<br />Le luci, anche la sera, sono accese una sì e una no. Per non disturbare i pazienti (seee, come no?!)... e sconfinarli tutto il giorno e la notte in uno stato di soporifera penombra penosa. Magari è per avvicinarli alla luce crepuscolare... dove si stanno affacciando.<br />E poi detesto l'odore degli ospedali. Fottutissimo olezzo di ospedale. Lo sento per giorni dopo essere uscito da 'sti posti. È una puzza grigia di disinfettante grigio. Non ha niente di asettico. Sembra solo un odore stantio, fermo, che ti rapisce nel suo grigiume. E NON SI ARRENDE PRIMA DI QUALCHE GIORNO.<br />Da quando sono qui ho starnutito tre volte e consumato un pacchetto di fazzoletti. Ipocondria.<br />Sul portaombrelli c'è attaccato un foglio di block notes con scritto a mano, in un orribile stampatello blu,<br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-style: italic;font-size:130%;" ><span style="color: rgb(51, 102, 255);">PORTA</span><br /><span style="color: rgb(51, 102, 255);">OMBRELLI</span></span><br /></div><div style="text-align: justify;">Suppongo che la gente lo usasse come cestino dei rifiuti, sebbene questo stia giusto accanto con tanto di busta.<br />Gli infermieri ci mettono una vita a rispondere alle chiamate dei pazienti. L'allarme di chiamata suonava e un infermiere stava al piano terra a fumare una sigaretta, l'altra parlava al cellulare per le scale. Quando è risalito il fumatore era... leeeentooooo.<br />Anche fuori il tempo è grigio. Non pioverà, anzi, schiarirà presto. È solo caldo in più, dovuto all'umidità.<br />La noia la si vede proprio, sui volti di tutti, nei gesti, nel tempo che scorre lento, nel clima. La si vede nel bambinoche gioca con l'ascensore e non trova nulla di più fantasioso, nella madre zoccola che nemmeno lo richiama, in me che ho letto un centinaio di pagine di Irvine Welsh che non mi piglia poi tanto. In me che scrivosl cellulare queste quattro righe. Nel vecchio seduto in pantaloni azzurri da pigiama e maglietta intima bianca e che se ne sta lì a dondolare se stesso e il suo bastone. Se ne sta solo a fissare il vuoto, ogni tanto prova a sorridere con quel languido sguardo vuoto, fluido, smarrito nella sua aterosclerosi e l'unica cosa di cui si lamente è "Toccu! Lu mangiare alle cinque e menza?! Ah, povera Italia! E mo' ne lu portane...". Poi si alza e si trascina lento e storpio sul suo bastone. E la puzza del cibo pervade il corridoio. È la solita puzza di pasta scotta, brodino giallo che sembra vomito raggrumato, carne bollita troppo a lungo e l'immancabile mela cotta. Che cazzo! Io odio gli ospedali.<br /></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-77724676121370832292011-07-25T15:45:00.000+02:002011-07-28T16:24:29.174+02:00Trenitalia si scusa per il disagio.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDFsXRQuUQfqUSu9cYoEmT31bY8Q78MlEkx11EPOJwhIRvJ2L82n5nLpXba2YIOhn1lWSJmsPr2rca6XLyLOCmSBquPT8cHbgqlfM3espdirvZd9GSyiqDqjuymRRrYk1mv3qv/s1600/2_a.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 227px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDFsXRQuUQfqUSu9cYoEmT31bY8Q78MlEkx11EPOJwhIRvJ2L82n5nLpXba2YIOhn1lWSJmsPr2rca6XLyLOCmSBquPT8cHbgqlfM3espdirvZd9GSyiqDqjuymRRrYk1mv3qv/s320/2_a.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5634408479925354674" border="0" /></a>Treno 9351 da Roma Termini a Lecce. Diario di un passereggero.<br /><br />Ore 8:45. Partito. Potevo perdere il treno visto che non hanno messo il binario e la partenza sul tabellone luminoso. Perché quando devo partire ci stanno sempre problemi come frane sulla tratta, incendi di stazioni vicine, suicidi o, addirittura, l'aria condizionata rotta?<br /><br />Ore 9:45. Dal lato opposto del corridoio una balenottera spiaggiata ha, praticamente, occupato quattro posti e mangia simil pittule o pane fritto o qualcosa di simile (comunque fritto) affogato nello SQUACQUERONE Invernizzi, salvo finire la vaschetta del formaggio fresco di cui sopra portandola alla bocca per un'ultima limonata di passione col latticino.<br />Accanto a me, una mummia in fase di scongelamento e due pseudo aspiranti tronisti depilati come pecore dopo la rasatura. Uno sembra il sosia pirla di Fabrizio Corona (che già è pirla di suo). Tra l'altro sono baresidimerda (non che io abbia qualcosa contro i baresi, è più che altro una questione di tradizione).<br />Carina la gnocca straniera (purtroppo non tutta sola e alla ricerca di qualcuno che la consolA <--- cit.) seduta in fondo al vagone. Dio mi odia (e la cosa è reciproca) per non avermela messa davanti e avermi messo vicino questi scempi della natura. Comunque, il conato di vomito causato dalla donna cetaceo sembra essersi placato rivelandosi un falso allarme. Ad ogni modo, che schifo!<br /><br />Ore 10:45. A Benevento la mummia è scesa ed è salita quella che la guardi ed è palesemente una povera stronza sessualmente frustrata che crede, a più di quarant'anni, di poter competere con una venticinquenne e s'incazza perché l'unico tipo d'uomo che riesce ad attirare è il noiosissimo, barbosissimo uomo-zerbino. Povera stronza. Se vuol continuare a truccarsi come una diciottenne tamarra (ma è campana, con tutto il rispetto per la Campania... ma, anche qui, difendo un luogo comune del sud. Tra l'altro, ha un accento terribilmente marcato e ci manca solo che dica un "uè uè" ogni due parole), dovrà cominciare ad usare il "fondo riempitivo" che sto scendendo a Bruno (che non è riuscito a trovarlo nel "fornitissimo" Salento).<br />La balenottera si mangia le unghie e le pellicine: uno spuntino tra un pasto e l'altro?<br /><br />Ore 12:45. Barletta. Ciao ciao gnocca straniera. Il Corona "de no' artri" sta dormendo con la bocca aperta aperta e russacchiando. Devo pisciare ma sono bloccato.<br /><br />Ore 13:45. La chiattona è scesa e io non me ne sono neanche accorto, perso tra le vicende e le pippe mentali di tale Roy Strang, il personaggio di un romanzo di Irvine Welsh.<br />Siamo in orario? Più o meno, credo di sì. Ho un certo languore. La carrozza è ormai abbastanza vuota.<br /><br />Ore 14:45. In macchina con Bruno verso la casa natia. Voglia di vivere quest'estate... non è che sta scemando, credo non ci sia mai stata.<br /></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-40297834983269541752011-07-18T17:41:00.004+02:002011-07-18T17:50:23.792+02:00Il diavolo veste prada.<div style="text-align: justify;"><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvn25yXC1hGP-BGzBwC-HfHdNkE9ZVOmNjaLA966py_7bUEp0TpFkaABsDYfGp4108Jo6GS71jHUb4WmM3CDI1yDKFFxngrY_ynKgHOw0wrMQJRBrxQTSSqBf-sHo4_ru88pvY/s1600/1009_88_IlDiavoloVestePrada.jpg"><img style="float: left; margin: 0pt 10px 10px 0pt; cursor: pointer; width: 258px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvn25yXC1hGP-BGzBwC-HfHdNkE9ZVOmNjaLA966py_7bUEp0TpFkaABsDYfGp4108Jo6GS71jHUb4WmM3CDI1yDKFFxngrY_ynKgHOw0wrMQJRBrxQTSSqBf-sHo4_ru88pvY/s320/1009_88_IlDiavoloVestePrada.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5630718834889520322" border="0" /></a>"Zalvate il korno d'Afrika che c'ha tremenda karestia... ma non toccate le mie pappucce di prada... È peccato!"<br /><br />[Vaticano. Perché essere coerenti con il proprio credo è tutto].<br /></div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-37906891.post-10922080515328970362011-06-29T21:16:00.006+02:002011-09-08T13:44:03.662+02:00Non capisco perché la gente voglia un gatto e poi non se ne voglia occupare.<div style="text-align: justify;">Credeva fosse talmente bella che ogni volta che pensava a lei non poteva far altro che sorridere.<br />Guardava le sue foto da social network, quel sorriso rubato alla pubblicità da dentifricio. La mente, talvolta, vagava alla ricerca di qualche istantanea mentale in cui l'aveva impressa. E quel ricordo sviluppava quel gesto involontario, quasi istintivo. E sorrideva. Non era un sorriso di una qualche importanza, di una gioia incombente o d'una qualche ilarità soggiacente. Era solo un sorriso. Stimolo-risposta. Nulla più. Era sempre stato così. Pensava soltanto che fosse davvero bella. E quel sorriso era forse l'unica cosa che il suo organismo sapeva darle in cambio di quella bellezza. Non era nient'altro.<br /><br />Faceva jogging lungo il canale. Qualche strascico d'insetti si muoveva nell'aria, talvolta lo travolgeva. Ascoltava musica. Aveva selezionato negli anni non si sa nemmeno quante playlist per darsi la carica. Gli faceva bene quella corsetta, quando poteva. Non che durasse molto, non che fosse uno sportivo, non che avesse il fisico, non che gliene fregasse molto, non che avesse smesso di fumare. Però gli distendeva i nervi, come un buon libro gli distendeva la mente, come le risate con gli amici lo avrebbero sempre rimesso di buon umore. Correre era un semplice esercizio per scaricarsi. Nient'altro. Partiva al mattino di solito quella voglia di togliersi qualcosa di dosso. E appena poteva... scarpe comode e correva. Non aveva un luogo fisso. Dipende da cosa voleva accanto a sé, ma d'estate voleva l'erba alta. Il canale era un bel luogo dove correre. Era bisogno di correre. Stimolo-risposta.<br /><br />Aveva voglia di scrivere. Scrisse quattro righe ad un amico. Altre quattro per scrivere una storia. Poi una poesia d'amore. Aveva voglia di farlo. Smise quando non gli andò più.</div>durkhttp://www.blogger.com/profile/06822613372054968546noreply@blogger.com1