19 gennaio, 2012

SCN

E ci son quelle librerie che incontri per caso mentre hai da fare tutt'altro, che tu lo sai che non ci dovresti entrare. E poi ci entri e vai là - dici - "quasi per caso, solo per fare un giro". E poi ti viene quella nuvoletta da intellettuale scapestrato, abbastanza fallito. Che poi non te li puoi permettere. Che poi esci con tre libri nella borsa. Che uno è di 50 pagine e ti rode il culo che costa 12,00 euri. Che tu lo sai che sulla Gazzetta Ufficiale prima si scriveva EURI [ma stai divagando!]. Che poi ti leggi quelle 50 pagine e ti viene un groppo allo stomaco. Fottuta Agota Kristof. Riposa in pace schifosa scrittrice migliore del mondo. Quanto ti odio e quanto ti amo.
È il problema di quando la leggo, sempre quello, che ti fa sentire "analfabeta", che ti fa strano, che ti prende pure per il culo e ti fa venire un sorriso o una lacrima con un paio di parole, mai una di più, mai una fuori posto. E poi, poco poco hai studiato un minimo di linguistica ti da quasi al cazzo quando la leggi, quasi la studi. E poi ti da al cazzo l'invidia, ti da al cazzo persino che lei non scriverà più mentre Baricco verrà ancora definito un santo scrittore. Ma li mortacci sua! Ti da al cazzo che quasi alla fine dici "oh, mo' non scrive più, 'sta stronza", ma lo fai col sorriso, che non ci credi nemmeno tu, perché tanto lo sai che ti fa male. Ci si può affezionare ad uno che non conosci, ci si può affezionare alla pagine di qualcuno? Io sono uno che a certi scrittori si affeziona, mi sa... poi vado là, nelle librerie e mi rivedo i libri che già c'ho, li sfoglio, leggo qualche pezzo. Poi prendo un libro dello stesso autore che non ho. Certe volte mi fisso. Qualche volta passa un po' prima che ne prenda un altro, un altro libro dico. Ma certe volte invece no, vado lì, faccio scorta. Che poi, ora, sembra che io non faccia altro che leggere. No, io sono pigro anche per questo. C'ho i miei tempi. Per non parlare del fatto che non ho mai soldi e che i libri (sia lodata mamma Italia e i suoi governi e chi non paga le tasse, potesse venirvi un tumore alle palle e alle ovaie, che se ne perda la razza! [ma stai divagando!]) stan diventando bene di lusso, sempre più di lusso! Ma sì, disincentivatela questa lettura, meglio un po' di sano plastico di Bruno Vespa (coi nei che se li metti insieme dall'uno al mille ti vien fuori il plastico del perfetto giornalista venduto e pirla!) o un po' di Grande Fratello (che Mr Blair sai quanto si starà rivoltando nella tomba? MORTACCI VOSTRI!) o quella bocchinara/rotta in culo di Belen (che gnocca è gnocca, ma pure come zoccola non se la cava male!).
Oh, comuque, Sigrora Kristof, grazie... e un'altra cosa, mi ci dispiace, proprio per tutto. Anche perché non scrivo, scusa. Perché per pigrizia manco leggo, perché faccio altro. Perché... vabbè, intanto grazie.



"... la mia malattia della lettura mi arrecherà piuttosto rimproveri e disprezzo:
«Non fa niente. Continua a leggere».
«D'altro non sa far niente».
«È l'occupazione più pigra che ci sia».
«È pigrizia».
E, soprattutto: «Legge, invece di...»
Invece di cosa?
«Ci sono tante di quelle cose più utili, non è vero?»
Ancora adesso, di mattina, quando la casa si svuota e tutti i vicini vanno al lavoro, mi sento un po' in colpa per il fatto di mettermi al tavolo della cucina a leggere i giornali per ore e ore, invece di... di fare le pulizie, di lavare i piatti della sera prima, di andare a fare la spesa, di lavare e stirare i panni, di fare la marmellata o delle torte...
E soprattutto, soprattutto! Invece di scrivere."

[Tratto da "L'Analfabeta" di Agota Kristof]