20 dicembre, 2006

..."ma s'io avessi previsto tutto questo...

... dati causa e pretesto, forse farei lo stesso, mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso. Quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare: ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!" [tratto da "L'AVVELENATA" - F. Guccini]

Ciò che non condivido con la frase di Guccini che ho postato è il fatto che io non bevo vino perchè sono astemio e il fatto che non so suonare per far canzoni.

Questo post nasce per chi mi vuole ascoltare, per chi mi conosce o per chi avrebbe voglia di farlo, per chi non sente il bisogno di giudicare me, quello che penso, quello che scrivo, quello che provo. Per chi non ha paura di ammettere di provare sentimenti, che siano rabbia, amore, disperazione, gioia, tristezza o quantaltro. Per chi non ha bisogno di prendere gli altri per il culo per sentirsi migliore, per sentirsi FIGO.
Questo post è per chi si è rotto il cazzo di aver paura, per chi non ha voglia di essere ipocrita, per chi non ha paura dei falsi moralismi. E' per chi sa incassare un pugno in faccia, per chi ha voglia di dire quel che pensa, per chi si rende conto che nascordersi non serve a un cazzo di nulla. Per chi non ha bisogno di psicanalizzare le cose e le persone per trovarsi uno spazio nel mondo.
Questo post è per chi commenta senza dare consigli non richiesti, per chi a dare consigli è bravo. Per chi è bravo ad applicarli. Per chi le cose se le vive. E' per chi non rompe il cazzo, o per chi dice le cose in faccia. E' per gli incazzati, è per chi non se ne frega più un cazzo, è per chi non ha nulla da perdere, è per chi almeno una volta nella vita vuole urlare un "vaffanculo". E' per chi evita le discussioni stupide, è per chi si fa i cazzi suoi.
Questo post è per chi alle cose non ci pensa, è per chi sa chiedere scusa. E' per chi si sa prendere una pausa. E' per chi si fa in quaranta prima d'essere mandato in frantumi, è per chi non è un genio, ma le cose le sa. E' per chi sa usare le parole non solo per far male, è per chi comunque il veleno lo sputa tutto perchè è sempre meglio per tutti.

QUESTO POST E' PER CHI SA LEGGERE TRA LE RIGHE!
E' tardi, domani sveglia presto. Eppure non ho sonno.
Sto pensando a molte cose, ma voi l'avrete ormai capito che ogni tanto penso e sarete stanchi di sentirvelo dire.
Questo post nasce dalla sfilza di commenti di quello che lo precede, questo è chiaro.
Quasi quasi, "L'Avvelenata" di cui sopra andrebbe bene come colonna sonora di questa nottata.
Servirebbe a molti a far capire che non cerco nè la fama, nè la gloria. Sono cose vane che durano poco. Io voglio solo scrivere, per lo più per lo stesso gusto di scrivere e per me stesso. T'oh! Tiro giù un altro paio di strofe.
"...Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa, però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, o si possa far poesia; io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi: vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...
Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare, godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare... Se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie: di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo..."
Non sono un tipo da "Salve amici va tutto bene". Sono quello che vi dice ciò che non vi piace... sempre che sia reale e abbia a che vedere con me o con la gente a cui voglio bene.
Io sono quello che se ne esce con "The world is a vampire...", solo che il sangue si è rotto di farselo succhiare. La nostra energia vitale deve scorrere, non essere nascosta. E deve scorrere per se stessi, non per gli altri.
Questo blog si chiama Passo Falso. Si, lo so, ve n'eravate accorti. Non è che è chiamato così a caso. Questo blog è blog duro. E' un blog che non ha paura di sbagliare. Se si mette il piede nel posto giusto non si cade. Si impara a mettere il piede nel posto giusto, ok. Se si mette il piede in fallo, invece, non solo si impara dove mettere i piedi, ma anche ad ammettere i propri sbagli e, soprattutto, ad alzarsi di nuovo.
Ora non voglio fare l'erudito, il sapientone, e nemmeno colui che ha scoperto l'acqua calda.
Questo è un blog che non ha paura di sbagliare, dicevo. Io, l'autore, di errori ne ho commessi tanti. Talvolta sono stato in grado di rialzarmi, talvolta sono rimasto nella merda. Ogni tanto, anche dopo essermi rialzato, anche dopo aver chiesto scusa, mi è stata chiusa la porta sul mio brutto muso da bravo ragazzo.
Questo blog non ha paura di sbagliare, perchè vuole essere un racconto, non un monito alle future generazioni. E' un passatempo, non serve a dare giudizi. Non serve a dire cosa c'è di giusto o sbagliato nelle mie storie d' "amore" o nei cazzi della mia vita quotidiana, ma solo a raccontare, a fare chiacchiere nella maniera in cui mi piace dirle e a me, secondo quello che provo, solo per scrivere, per sfogarmi, perchè scrivere mi piace.
Trovare il tempo e la voglia di scrivere qualche volta può essere un lavoro molto duro. Ho sempre adorato scrivere. Ho scritto per anni, di tutto. Scrivere mi è sempre servito, ma questo è un concetto che ho chiaro a tratti. Spesso, mi rinchiudo in un mutismo sterile e insodisfatto. Se dovesse capitare ricordatemi di aggiornare il blog. Ho sempre scritto perchè avevo una musa, un obiettivo o solo qualcuno a cui voler dire qualcosa, anche stronzate, non importa. E i silenzi hanno rotto molti rapporti di penna, talvolta non solo di penna. Brutta cosa rimanere senza parole, senza idee. Pessima cosa, per me, non esprimerle le mie idee, non tirarle fuori, anche con rabbia.
Quando scrivo ho il brutto (o bel) vizio di lasciarmi andare, di lasciar trasparire le emozioni, di solito anche quelle che tengo per me, ogni tanto, invece, le celo dietro le parole anche quando scrivo, ma chi sa leggere tra le righe, può capire cosa penso. La cosa alle volte mi terrorizza. Non perchè abbia qualcosa in particolare da nascondere. Però, i cazzi miei sono cazzi miei. E, poi, fa figo lasciare un po' quell'alone di mistero, quella parvenza di incompiuto.
Scrivere su un blog è difficile. Teoricamente tutti potrebbero accedervi. Praticamente, le possibilità che accada sono poche, almeno per ora. Solitamente, so chi scrive i commenti, anche quelli anonimi. O forse mi illudo di saperlo. Diciamola con una via di mezzo, i modi di scrivere, di pensare, le parole, spesso mi portano alla mente qualcuno di ben definito. Quasi sempre, chi è qui, c'è arrivato tramite il mio MSN o perchè gli ho dato io l'indirizzo. Siamo seri, quante persone anonime potrebbero essere approdate su un blog che ha meno di un mese di vita ed è al quarto (con questo) post? Quanto si può già essere sparsa la voce di questo blog sul web?
Comunque, quando scrivo, cerco di non pensare a nessuno di voi, solo a me. Non m'interessa della gente che è qui perchè si vuole fare i cazzi degli altri (persone che di solito non hanno nulla da fare nella loro vita, praticamente i classici pettegoli e le solite "commarelle" da condominio), nè di chi è qui semplicemente perchè mi vuole bene (non che non mi faccia piacere). Voglio solo esprimere la mia emozione di quel momento.
Questo, come hanno scritto alcuni, potrebbe essere una specie di viaggio. Se così fosse, non cercate di indicarmi la via, perchè io sono il classico stronzo lunatico a cui piace trovare le porte chiuse e cercare di aprirsele da solo, anche a colpi di accetta in stile Shining.
Un'ultima cosa. Grazie a chiunque vuole lasciare commenti di qualsiasi tipo, perchè sono sempre bene accetti, anche quelli brutti, anche quando, secondo qualcuno, rispondo male o sono troppo duro. Grazie a chi si incazza, perchè vuol dire che qualcosa sono in grado di esprimere. Grazie a chi accetta le mie risposte. Grazie a chi mi apprezza e a chi non lo fa. Grazie a chi mi legge, grazie a chi ha la voglia e la pazienza di farlo.
Un saluto e un ringraziamento particolare lo devo fare. Grazie a Kei-chan, amico caro e fidato, ormai di lunga data, senza cui questo blog, forse, non esisterebbe nemmeno o, quantomeno, non sarebbe quello che è.
Fatto questo post, non lamentatevi dei miei VAFFANCULO...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Credi davvero che voglia rimanere anonima? Ci si può nascondere dietro un filo d’erba?...no, penso proprio di no, esattamente come in questo caso. Non ho mai avuto paura di esprimere ciò che pensavo esponendomi in prima persona, mettendoci la faccia. Se così fosse non scriverei affatto. Nascondermi, se davvero lo facessi, sarebbe equivalente a disconoscere le mie idee, rinnegarle, togliergli dignità prima ancora che lo faccia qualcun altro.
Se c’è qualcosa che davvero mi spaventa non è certo una reazione negativa che può seguire a quello che scrivo. Mi dispiacerebbe; questo sicuramente. Mi dispiacerebbe perché capirei che la persona a cui mi sono rivolta non ha capito le mie intenzioni. Le parole sono state lette, ma il messaggio non è arrivato comunque. Non sono cattiva e non scrivo per sputare veleno, sentenze, giudizi o altro. Scrivo, se mi interessa la persona a cui mi rivolgo. Poi i miei pensieri, giusti o sbagliati (su questo non ho io stessa garanzie) devono essere presi solo per quello che sono, semplicemente un altro, modestissimo e discutibilissimo, punto di vista.
Il vero anonimato, quello sì che mi fa paura. Ma non è quello che si evince dall’assenza di un nome e di un cognome, di una sottoscrizione. E’ quello che vivo se penso che leggendo i miei commenti tu sia rimasto indifferente. E’ quello che fa male, perché diventi solo un numero. Un numero come all’università, in banca, in libreria o in qualsiasi altro posto. Qui sarei “commento n 10”. Mentre però nella vita quotidiana me ne frego di essere solo “qualche cifra”, qui sì che mi colpirebbe.
Mi ferirebbe perché è più difficile accettare di non essere niente per qualcuno che invece per te ha un viso, un corpo, un’anima. E’ ancora più difficile se fino a non troppo tempo fa (ma mi rendo conto che il tempo è del tutto soggettivo e non lo dico in senso polemico) questa persona ti teneva tra le braccia, ti sorrideva, ti parlava.
Hai ancora bisogno di una firma?
No, non credo. Sai, mi è dispiaciuto Lorenzo, mi è dispiaciuto di non essere stronza come piace a te. Per un po’ ho pensato di poterci anche riuscire a cambiare in tal senso. Non per tornare indietro, non ci ho mai pensato (qui mento sapendo di farlo ma lasciamela passare ok?), ma per essere pronta, domani, a non essere sempre così trasparente nel mostrare emozioni e sentimenti perché, come dici tu, un “alone di mistero fa più figo”.
Ora ti lascio e ti mando un bacio. Di quelli che fanno rumore però, con lo schiocco. Ah, tu e Fra’ vi sbagliate “pucci pucci” vuol dire un sacco di cose.

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

durk ha detto...

eh?

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny